A caccia del tris. La Roma di Luciano Spalletti, reduce dalle confortanti vittorie contro Palermo e Sassuolo, marcia verso l'anticipo di sabato sera contro l'Empoli, con la ferma volontà di tenere a bada il ritorno del Napoli e, se possibile, accorciare sulla Juventus. A guidare i giallorossi una ritrovata solidità difensiva, con Kostas Manolas sempre in prima linea nel trascinare e guidare i suoi. Il greco, dopo un periodo di fisiologico appannamento, si è ripreso così come il resto della squadra e, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato del prosieguo della stagione, tra la sfida ai toscani ed il derby di ritorno contro la Lazio.
"Come arriviamo alla sfida? Bene, tre vittorie consecutive. È una partita da vincere, l'Empoli non gioca male ma sta in fondo, dobbiamo essere concentrati". Brutti i ricordi dell'andata, personalmente e di squadra, con la Roma che non andò oltre lo 0-0 al Castellani: "Il mio ricordo? Bruttissimo, mi son spaccato il naso, abbiamo pareggiato, tutto malissimo". Roma che, dopo la sfida contro i toscani, aspetterà il risultato di Napoli-Juventus, gara decisiva per i discorsi relativi per la corsa al primo ed al secondo posto: "Non tifo per nessuno. Vediamo una bella partita tra due grandi squadre".
Tra secondo posto e Coppa Italia la sua Roma si giocherà gran parte della stagione nel giro dei prossimi dieci giorni. Il greco prova così a caricare l'ambiente e la sua squadra in vista degli obiettivi da raggiungere: "Vincere un titolo? Speriamo di sì. Dobbiamo sempre crederci, abbiamo due obiettivi difficili. Dobbiamo continuare a lavorare. La rimonta con la Lazio? Col Lione meritavamo di passare, ma se la palla non entra non si può dire. Se facciamo la stessa partita di Roma-Lione sono fiducioso".
Inevitabile, dopo le tante parole di questi giorni, non guardare anche al suo futuro, con l'ellenico che dribbla ironicamente la questione: "Come leggo dai giornali, sarà al Real Madrid, al Barcellona, al Manchester United, all'Arsenal, alla Juventus, all'Inter, al PSG. Il mio futuro lo sa solo Dio, io devo fare bene alla Roma, la realtà è che ho due anni di contratto". Infine, un chiarimento anche sulle sue parole riguardo l'eventuale addio di Nainggolan, con il greco che ha chiosato così: "Non ho mai detto che la Roma non è un grande club, se non lo fosse non sarei qui, è un grandissimo club. Non ho mai spinto Nainggolan ad andare via, come ho letto, tutti vogliono dire qualcosa di diverso. Ho detto che è un top-player, che può giocare ovunque. La scelta è sua. La Roma è un grande club, se vuole rimanere, rimane".