Maurizio Sarri si aggiudica la Panchina d'Oro relativa alla stagione 2015/16. Il tecnico del Napoli ha battuto, in volata, Massimiliano Allegri, ottenendo 25 dei 61 voti totali da parte dei colleghi allenatori contro i 22 del rivale bianconero. Terzo, staccato, Eusebio Di Francesco, che con 7 voti si è piazzato sul gradino più basso del podio virtuale. A sorpresa, quindi, trionfa il tecnico toscano dei partenopei, che sebbene non abbia vinto il campionato - riconoscimento che tende solitamente a premiare i vincitori - viene insignito con il titolo di migliore allenatore della passata stagione.
Visibilmente e stranamente emozionato, Sarri ha così commentato sul palco della premiazione quanto accaduto: "Solitamente i premi non mi danno soddisfazione ma questo sì. Mi emoziona perché è dato dagli allenatori. Io 5 anni fa ero in C, è straordinario. Ringrazio lo staff, poi Empoli e Napoli e due persone: Marcello Carli e Cristiano Giuntoli".
Successivamente, ai microfoni di TuttomercatoWeb Radio, il tecnico ha inoltre proseguito analizzando il valore di questo premio: "La soddisfazione è forte perché la giuria è composta dagli allenatori, è una cosa importante. Dà soddisfazione e lustro, poi per la carriera ci vogliono i punti, non i premi. E' una gratificazione personale fortissima, per una volta sono arrivato davanti a Max. Non me l'aspettavo, in genere questo riconoscimento viene dato a chi vince il campionato".
Sarri batte Allegri, per ora, anche se questo successo non varrà in termini di punti o di gol quando domenica sera i due si sfideranno al San Paolo: "No, purtroppo sul campo i valori della Juve sono tremendamente alti. Batterli sul campo è sempre molto difficile. Più facile vincere in campionato o ribaltare in Coppa? Questo non lo so. La Juventus qualsiasi formazione mette in campo è la squadra più forte che c'è in Italia. Nelle prossime stagioni possiamo solo sperare in un loro logoramento".
Un breve passaggio anche sul ritorno di Gonzalo Higuain a Fuorigrotta e sull'accoglienza che il pubblico partenopeo gli riserverà: "Non lo so, il pubblico di Napoli è estremamente generoso. Ci sono stati momenti di rabbia, ma era derivante da gelosia, da un pubblico che s'è sentito un po' tradito. Ma Higuain a Napoli ha fatto la storia e i tifosi napoletani glielo riconosceranno". Ed infine, Sarri commenta così un suo eventuale cambiamento di modi di fare e di allenare dopo aver ottenuto questo riconoscimento: "No, sono un rompicoglioni per natura. Stamattina ho sentito una lunga lezione sulla comunicazione, mi sembra giusta, ma poi alla fine l'importante è sempre essere se stessi".
Premiati inoltre anche Ivan Juric, per la promozione del Crotone dalla B alla A, e Leonardo Semplici, allenatore della Spal neo promossa in cadetteria.