La sfida di venerdì sera al Renzo Barbera di Palermo contro l’Italia è fondamentale per l’Albania, che rischia di dover abbandonare ogni sogno di gloria mondiale dopo la storica qualificazione all’Europeo di Francia della scorsa estate, anche se Israele, distante 3 punti dagli albanesi, è impegnato nella proibitiva trasferta in Spagna.
Gianni De Biasi arriva a questa sfida non nelle migliori condizioni possibili: l’ultimo turno, oltre ad una sconfitta 0-3 in casa contro la squadra di Elisha Levy, ha portato in eredità anche due squalifiche, quella del portiere dell’Atalanta Berisha e del difensore dell’Avellino Dijmsiti. In porta dunque ci sarà la possibilità di schierare il laziale Strakosha, ultimamente molto utilizzato da Simone Inzaghi, che si giocherà il posto con Hoxha. A sostituire l’avellinese è pronto un altro “italiano”, il torinista Ajeti, a fare coppia con Mavraj dell'Amburgo; per completare la linea a quattro difensiva, il napoletano Hysaj sulla destra ed il capitano Agolli sulla corsia mancina.
A centrocampo il capitano del Pescara Memushaj sarà affiancato da Taulant Xhaka – fratello di Granit dell’Arsenal – e da uno tra Kukeli e Lila, carneade del Parma – 13 presenze e 2 goal da gennaio a giugno 2015 – mentre sulle fasce agiranno Roshi e Lenjani, esterni in una mediana a 5 che però alzandosi possono diventare ali del tridente in fase d’attacco, a supportare Bekim Balaj, autore di due delle quattro reti totali dell’Albania in questa fase di qualificazione. Gli altri due giocatori del campionato italiano chiamati da De Biasi, Veseli dell’Empoli e Basha del Bari, sono previsti inizialmente in panchina.
Sarebbero state convocabili altre due conoscenze della nostra Serie B, Manaj e Cani, entrambi in forza al Pisa, ma il tecnico italiano ha preferito non chiamarli – il classe ‘97 di proprietà dell’Inter ha collezionato finora 10 presenze e due goal da gennaio, dopo i primi 6 mesi a Pescara, l’ex Catania e Palermo invece viene utilizzato sempre più spesso come rincalzo.