L'Italia si avvicina al primo impegno ufficiale del 2017 con una certezza praticamente incrollabile. Giampiero Ventura ritroverà il suo 4-2-4, che fece impazzire gli appassionati prima al Pisa e poi nello spettacolare Bari che nella stagione 2009/2010 diede spettacolo e afflisse anche qualche dolore ad avversari più o meno blasonati. Ora il commissario tecnico azzurro potrà riproporre questa soluzione tattica anche in Nazionale, nella sfida di domani sera contro l'Albania di Gianni De Biasi. I tre punti sono fondamentali per proseguire la propria corsa verso il biglietto per i Mondiali russi del prossimo anno, ma al tempo stesso il mister azzurro cerca delle certezze e delle risposte per il futuro, in attesa di sfidare la Spagna per quello che - con ogni probabilità - sarà il duello decisivo per conquistare il primo posto nel girone e il conseguente accesso alla rassegna iridata dell'estate del 2018. Per questo motivo, davanti al pubblico di un "Renzo Barbera" di Palermo che potrebbe far segnare il sold out, Ventura prepara un'Italia gagliarda che mischierà estro e fantasia a grinta e tanta corsa. A partire da una difesa che ritrova il suo pilastro, ovvero Leonardo Bonucci. Davanti al compagno di squadra nonchè capitano Buffon ci sarà lui, ad impostare e a tamponare le avanzate degli albanesi con al fianco quasi certamente Romagnoli, per un tandem arretrato già visto nella positiva trasferta sul campo del Lichtenstein. Anche se Andrea Barzagli scalpita, e alla fine potrebbe essere tutta bianconera la fascia centrale della retroguardia azzurra.
Chanche per il neo-convocato Danilo D'Ambrosio su una delle due corsie, con ogni probabilità quella di destra, mentre De Sciglio è il principale candidato a sfilare sulla fascia mancina nel quartetto difensivo, anche se scalpita Matteo Darmian, il quale non è più certo di un posto fisso nell'undici azzurro come nel recente passato. Una sola certezza, invece, per quanto riguarda la zona nevralgica del campo. Marco Verratti è giocatore sempre più fondamentale per l'equilibrio del centrocampo italiano, con una crescita sul piano calcistico e soprattutto su quello dell'esperienza che lo rendono già una stella con tanto di numero 10 sulle spalle in tutte le occasioni in cui Ventura ha potuto contare sulle prestazioni del regista abruzzese del Paris Saint Germain. Al suo fianco non è da escludere che ci sia una chance per un altro interista giunto alla sua prima volta in azzurro, quel Roberto Gagliardini che sta dimostrando di non avvertire quel peso dato dal cambio di maglia, dal nerazzurro dell'Atalanta e quello dell'Inter con tutta un'altra platea ad osservarlo e quel cartellino col prezzo che il mediano a disposizione di Pioli ignora con stile e temperamento da veterano. E la posizione da mediano in un 4-2-4 non sarebbe una novità per il numero 5 interista, considerando la sua posizione nel 4-2-3-1 nella sua nuova squadra.
Pochi dubbi anche per quanto riguarda la composizione del quartetto offensivo. Sarà ancora una volta doppio centravanti per l'Italia che attende l'arrivo dell'Albania, e lo farà con una coppia di centravanti da oltre quaranta gol stagionali. Le ventiquattro reti messe a segno da Andrea Belotti e le diciassette di Ciro Immobile rappresentano un tesoretto non da poco per affrontare la compagine guidata da De Biasi. Il capocannoniere della serie A promette quella rete che in Nazionale ha trovato con una discreta continuità, ma mai davanti al pubblico connazionale, avendo fatto male a Macedonia e Lichtenstein nel percorso di qualificazione ai Mondiali, e sempre a domicilio. Anche il bomber della Lazio vuole segnare, portando in dote quel sangue caliente tipico dei meridionali che troverà grandi risposte nel sempre caldo pubblico palermitano. Ai fianchi del "doble pivote" azzurro spazio per Antonio Candreva e Lorenzo Insigne. Entrambi in grandissima forma e in grado di poter far male in tante situazioni - andando sul fondo per i cross così come convergendo per cercare la conclusione - le ali di Inter e Napoli ben si sposano con gli schemi disegnati da Ventura. In particolare l'ex capitano laziale ha dimostrato di potersi adattare benissimo anche ad un eventuale cambio di modulo, con il passaggio al centrocampo a 5 che lo vede come ottimo interprete del ruolo di esterno in mediana. Per quanto riguarda lo scugnizzo partenopeo, la collocazione da ala sinistra in caso di passaggio al 4-3-3 con conseguente rinfoltimento a centrocampo, lo renderebbe quasi immarcabile.
E intanto non manca la gente che scalpita per rendersi protagonista, tanto a Palermo contro l'Albania quanto nell'amichevole di lusso di Amsterdam contro l'Olanda. Dal grande saggio De Rossi a un Bernardeschi che quasi certamente troverà spazio in entrambe le occasioni, agli atalantini Spinazzola e Petagna che ritrovano in azzurro l'ex compagno Gagliardini e potrebbero giocare tutti insieme, proprio nella capitale olandese per inseguire un debutto da sogno. Un'Italia che corre, che cresce e lo fa spingendosi all'attacco. Seguendo il credo di Ventura, che davanti alla stapma si contiene ma che in cuor suo sa di avere tra le mani un potenziale spaventoso.