“Ai sensi dell’art. 10, comma 3, del CGS in relazione all’art. 85, lettera B), paragrafo VII) delle NOIF, per non aver corrisposto, entro il 16 dicembre 2016, le ritenute Irpef e i contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto, settembre e ottobre 2016 e comunque per non aver documentato alla Co.Vi.So.C., entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps sopra indicati” e a titolo di responsabilità propria, “ai sensi dell’art. 10, comma 3, del CGS in relazione all’art. 85, lettera B), paragrafo VI) delle NOIF, per non aver corrisposto, entro il 16 dicembre 2016, gli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di settembre e ottobre 2016 e comunque per non aver documentato alla Co.Vi.So.C., entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento degli emolumenti sopra indicati“.
Con questo comunicato ufficiale sul suo sito, il Pisa annuncia la decisione del Tribunale Federale Nazionale in merito alla richiesta della Procura Federale sui mancati pagamenti della società verso i suoi dipendenti, dopo il deferimento scattato nello scorso gennaio: 3 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella stagione in corso, che si vanno ad aggiungere al -1 già comminato lo scorso 1 marzo, oltre ad un’ammenda di 22mila euro. In più all’amministratore unico all’epoca dei fatti Lorenzo Petroni è stata inflitta una pena di inibizione della durata di 5 mesi.
A questo punto la squadra di Gennaro Gattuso scivola a 30 punti, al terzultimo posto davanti solo a Ternana e Trapani, in piena zona retrocessione. I toscani avevano rialzato la testa dopo il pessimo girone d’andata: dal 21 gennaio – in cui si è giocata la prima giornata di ritorno – il Pisa ha perso soltanto in un’occasione – la rocambolesca sconfitta al Menti di Vicenza – portandosi dal 20esimo al 17esimo posto, fuori dalla zona playout. Ora con questo -3 i nerazzurri tornano alla posizione 20, piazza che equivarrebbe alla retrocessione.