Non è un bel periodo a Milanello. Un turbine di episodi ha creato qualche malumore tra tifosi e addetti ai lavori del Milan: in primis l'ennesimo closing mancato, coi cinesi di Sino Europe Sport a rimandare di un altro mese (è la terza volta consecutiva) la chiusura dell'operazione che metterebbe nelle loro mani, finalmente, la società di via Aldo Rossi. Salvo ulteriori colpi di scena, se ne parlerà ad inizio aprile. Ennesimo periodo di incertezze quindi ai piani alti, ma sul campo non va meglio: con la Juventus è arrivata una sconfitta che ha interrotto la striscia di cinque risultati utili consecutivi in Serie A, di cui quattro vittorie. Il rigore a tempo scaduto, per fallo di mano di De Sciglio, poi trasformato da Dybala, ha fatto discutere in ogni parte della penisola e non solo. Le polemiche, i replay, le battute, le insinuazioni e le ricostruzioni si sono unite in una specie di tempesta generale durata almeno un paio di giorni. D'altronde, come si dice spesso, Juventus-Milan non finisce mai, e questo è solo uno dei capitoli dell'eterna sfida che attraversa passato, presente e futuro.
Comunque, una volta smaltita la delusione si deve tornare subito sul campo, e Vincenzo Montella si ritrova impegnato negli allenamenti di avvicinamento alla sfida di sabato (20.45) contro il Genoa di Mandorlini, che ha preso il posto di Juric poco meno di un mese fa. Proprio in attesa della gara di Serie A, però, l'11 da schierare diventa un rebus da risolvere provando a far combaciare i vari rimpiazzi per infortunati e squalificati.
Ma andiamo con ordine. I lungodegenti, ancora sulla via del recupero, sono Montolivo e Bonaventura. Per il primo la speranza è di poter giocare le ultime 5/6 partite di questo campionato, mentre con Jack l'appuntamento è già fissato con la prossima stagione. A loro, però, si aggiunge un folto gruppo a riempire l'infermeria: Suso, vittima di un problema al flessore della coscia destra, ha saltato proprio la sfida coi bianconeri e rientrerà verosimilmente ad inizio Aprile. Una tegola non indifferente per Montella, che prima di sabato scorso non aveva mai rinunciato all'esterno di Cadiz. In attacco mancheranno anche Bacca, fermato dal giudice sportivo per le proteste nel finale della partita con la Juventus, e Honda, che negli ultimi due giorni non si è allenato a causa di un attacco febbrile. Le scelte quindi dovrebbero essere forzate: a meno di un'improbabile cambio di modulo, vedremo Ocampos e Deulofeu a supporto di Gianluca Lapadula, con cui il tecnico rossonero ha lavorato a lungo questa settimana.
Difesa e centrocampo non se la passano meglio: se Manuel Locatelli, smaltita l'influenza, torna tra i disponibili, a stare fermo è Jose Sosa, squalificato per somma di ammonizioni. Il giovane talento del vivaio rossonero dovrebbe quindi giocarsi un posto con Kucka: qualora avesse la meglio, le mezzali sarebbero Bertolacci e Pasalic, mentre con lo sloveno in campo toccherebbe all'ex-Roma fare da diga davanti alla difesa. Difesa che potrebbe presentare una veste inedita: out anche Romagnoli che, da poco rientrato dall'infortunio alla caviglia, paga anche lui un giallo di troppo, mentre il capitano Ignazio Abate è alle prese con un problema piuttosto delicato, ovvero un ematoma all'occhio sinistro rimediato con una pallonata nel finale della partita col Sassuolo. Il 20 rossonero è tornato ad allenarsi nella giornata di oggi, ma lo staff medico vuole trattare il caso (giustamente) con la massima cautela. Probabile, dunque, vedere Mattia De Sciglio riportato sulla fascia destra con la coppia Zapata-Paletta a difendere Donnarumma. Dall'altra parte, possibile conferma per l'argentino Vangioni, ma si fa vedere anche Antonelli, che troverebbe la prima presenza dall'otto gennaio ad oggi.