La Juventus si aggiudica anche la gara di ritorno contro il Porto e si qualifica ai quarti di finale della Champions League. La squadra di Massimiliano Allegri batte in casa il Porto grazie al rigore trasformato da Paulo Dybala al 42', dopo il 2-0 maturato al Dragaotre settimane fa. Grandissima prova di carattere dei bianconeri, che hanno sono riusciti a mostrare in campo per tutti i 180' la propria superiorità nei confronti dei lusitani e si preparano al prossimo avversario nel torneo.
Le scelte dei due allenatori
Allegri scende in campo col solito 4-2-3-1 che presenta una novità in difesa: Mehdi Benatia viene preferito a Giorgio Chiellini nella posizione di centrale sinistro e, insieme a Bonucci, difende la porta difesa da Buffon. Dani Alves e Alex Sandro sono ormai collaudati nel ruolo di terzini. Claudio Marchisio detiene le chiavi del gioco e rileva Miralem Pjanic e va ad occupare la mediana con Khedira; Cuadrado, Dybala e Mandzukic vanno a sostegno della punta Higuain.
Per il Porto, invece, lo schema è il 4-4-2 col vertice basso a centrocampo, occupato da Danilo Pereira. Casillas difende i pali e davanti a lui ci sono Marcano e Felipe, mentre Layun e Maxi Pereira occupano le corsie esterne. Sulla linea di centrocampo, oltre al regista Danilo, ci sono Brahimi, Torres e Andre Andre che vengono schierati più avanzati alle spalle delle punte Andre Silva e Soares.
La cronaca della partita
Il Porto mostra fin dal fischio d'inizio l'intenzione di voler ottenere il bottino pieno dallo Stadium e ribaltare il passivo dell'andata. I portoghesi sono propositivi e svolgono un'intensa fase di costruzione. La Juve non è da meno e risponde a tono alle incursioni avversarie: i bianconeri, infatti, mettono i brividi ai Dragoni in un paio di occasioni. Prima ci prova Dybala, al 3', con un gran tiro che manda il pallone vicino al palo destro; venti minuti dopo è Mandzukic ad andare vicino al gol, con un colpo di testa su spunto di Cuadrado.
Nonostante abbiano iniziato la gara col piede giusto, i giocatori ospiti compiono un grande errore nei minuti finali del primo tempo: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Casillas para il colpo di testa di Sandro, ma Maxi Pereira effettua un'altra parata sul seguente tentativo di Higuain. Il difensore uruguaiano regala il tiro dal dischetto alla Juve, facendosi inoltre espellere. Dybala non sbaglia e manda i campioni d'Italia in vantaggio, allargando lo score - nel complesso - sul 3-0. Prima dell'intervallo, Cuadrado tenta il raddoppio con una gran conclusione al termine di uno scambio veloce con Dani Alves, ma non trova fortuna.
La squadra di Allegri affronta la ripresa in vantaggio per 1-0 e trascorre i secondi quarantacinque minuti controllando agevolmente i ritmi della gara ed il possesso della sfera. La prima parte del secondo tempo è comunque molto entusiasmante, con occasioni da ambo le parti. Al 49' Danilo Pereira rischia l'autogol deviando un traversone di Dani Alves; su capovolgimento di fronte, Benatia si perde Soares che però non ha la freddezza necessaria per beffare Buffon. Intorno all'ora di gioco Marko Pjaca, subentrato a Cuadrado già dall'inizio della ripresa, conclude a fil di palo in seguito ad una bella rifinitura di Mandzukic; cinque minuti dopo sono ancora i bianconeri a mostrarsi pericolosi, con Higuain. L'argentino effettua la conclusione da posizione defilata ma inquadra male lo specchio della porta.
Nell'ultima parte dell'incontro i padroni di casa calano di intensità e si limitano all'amministrazione del gioco. Allegri elabora uno schema di contenimento con l'ingresso di Tomas Rincon al posto di Dybala, passando al 4-3-3. I lusitani giocano l'ultima parte di gara in costante proiezione offensiva, cercando quantomeno il pareggio. L'uomo più pericoloso è il nuovo entrato Diogo Jota, il quale spaventa la retroguardia torinese all'82', con un tocco sotto a scavalcare Buffon che coglie solo l'esterno della rete. Tuttavia, gli sforzi degli ospiti sono vani e allo scoccare del 90' devono solo dire addio alla Champions League.