Difficile definire la stagione di Davide Calabria fino a questo momento se non con la parola sfortunata. Il terzino è rimasto fuori per diverse settimane a causa di un fastidioso problema ad una caviglia che non gli ha permesso di trovare continuità in campionato, nonostante Montella apprezzi le sue qualità. Ora è tornato fra i convocati, anche se solo per la panchina e non vede l'ora di poter tornare in campo per dare il proprio contributo.

Alla presentazione della Gazzetta Cup Calabria ha parlato dell'attualità e quindi della gara contro la Juventus e delle sue condizioni fisiche: "Sono guarito: ho avuto un anno sfortunato, mai mi era capitato un infortunio così lungo e spero di avere la possibilità di giocare nelle prossime partite. Il rigore concesso alla Juventus? Non rispondo...Eravamo come arrabbiati perché abbiamo perso all'ultimo minuto ma niente di che, nello spogliatoio niente di particolare. Tutti eravamo delusi, giocare con la Juventus non è mai facile: speravamo di portare a casa dei punti e tutti eravamo arrabbiati, nessuno in particolare." Si parla anche di Locatelli e Donnarumma: "Gigio è stabile in nazionale e fa sempre vedere cose fantastiche. Locatelli sta facendo un campionato fantastico, nessuno si aspettava una stagione così. Spero di poter dare anche io una mano alla squadra in questa stagione, ho avuto alcuni problemi. È bello arrivare tutti insieme in prima squadra perché ci conosciamo da tanto e non dispiace fare una corsa in più per aiutare un compagno."

A proposito di Donnarumma, Calabria ne parla come del compagno che lo ha colpito di piu, insieme a Suso, altro inatteso protagonista di questa annata: "Giocatore preferito al Milan? Ho sempre avuto un debole per Suso fin da quando non giocava con Mihajlovic e poi è esploso a Genova, e non posso non dire Donnarumma. Non del Milan, il mio preferito è Messi, uno dei più forti. Quando sono arrivato al Milan? A 10 anni: prima ho iniziato nella squadra del mio paese, ora sono qui da 9 anni. Champions? Molto difficile, il nostro obiettivo è l'Europa: continuiamo a pensarci e ci proveremo nelle prossime partite. Dal Vismara a San Siro? E' un bel salto. Non arrivavamo a 1000 persone. Ho esordito a Bergamo, ho un bellissimo ricordo. San Siro è uno degli stadi più belli e importanti del mondo ed è sempre bellissimo."