Un gol di Nikola Kalinic, in chiusura di gara, ha consegnato tre punti alla Fiorentna, reduce da due pareggi consecutivi. Cagliari al tappeto, seppur la compagine sarda abbia sfiorato più volte il colpaccio. In conferenza stampa l'allenatore della Fiorentina, il portoghese Paulo Sousa, ha analizzato il match, sviscerandone più temi: "Abbiamo giocato una buona gara, direi che entrambe le squadre si sono espresse su buoni livelli ed hanno avuto le occasioni per vincerla. Abbiamo affrontato una squadra che in fase di non possesso palla si chiudeva in blocco, e siamo stati pazienti nel fare girare bene palla e creare occasioni da gol. Questa nostra pazienza è stata premiata dal gol di Kalinic giunto nel finale di gara. La squadra mi è piaciuta, soprattutto nel secondo tempo. Nel primo invece eravamo più lunghi, c'era troppa distanza tra i reparti ed abbiamo permesso ai nostri avversari di attaccare".
I tifosi sono delusi dall'annata anonima che la Fiorentina sta vivendo: "Abbiamo tifosi passionali, che sono attaccanti alla maglia dalla nascita, e dunque è giusto che si aspettino sempre il meglio da noi. Il pubblico è sempre quello che deve esprimersi quando le cose non vanno per il verso giusto. Li rispettiamo, noi stiamo facendo il massimo per regalare gioie alla nostra gente".
Una vittoria che serve a tirare sù il morale, dopo i due pareggi consecutivi contro Torino ed Atalanta: "Le vittorie aiutano sempre. Sono la medicina nel calcio, oggi abbiamo deciso di rischiare contro un avversario fisico, ma dico che i ragazzi sono stati davvero bravi a contenerli, per poi ripartire. Ogni volta che ripartivamo, davamo sempre l'idea di poter far male. È stata una gara aperta, ed i 3 punti ce li siamo meritati credendoci fino alla fine".
Ai microfoni di Premium Sport ha esternato la sua anche il Direttore Sportivo della Viola, Pantaleo Corvino, intervenuto sull protesta dei tifosi: "Capisco la rabbia e la delusione dei tifosi. Sono sempre stati abituati in un certo modo; sono sempre stati in paradiso, questo è un anno particolare, non sono abituati a stare in purgatorio. Siamo ancora in lotta per un posto in Europa League, la matematica non ci condanna ancora e dunque ci giochiamo tutte le nostre chance. I cicli sono fatti di alti e bassi, questo è un periodo di appannamento che fa parte del calcio, ma ne usciremo. Ora il nostro obiettivo è quello di chiudere nel miglior modo possibile questo campionato".