La Lazio di questa stagione è anche la Lazio di Cairo Immobile, protagonista dell'attacco di Simone Inzaghi e in grado di mettere insieme numeri e statistiche che non si vedevano da un paio di stagioni. Roma e l'ambiente biancoceleste però sembrano avergli fatto ritrovare fiducia e soprattutto minuti, visto che da subito Inzaghi ha scelto lui come riferimento per la propria manovra offensiva, sulla carta terminale ideale per esaltare le giocate sugli esterni di Felipe Anderson e Keita.
Se il brasiliano e il senegalese si sono presi delle pause in certi momenti della stagione, Immobile è andato dritto per la sua strada, quella del gol. Lunedì ci sarà uno scontro diretto tutto italiano da questo punto di vista perché nel Torino gioca quel Belotti che in questa stagione ha già alzato 22 volte la cresta, più di chiunque altro. Immobile sogna il sorpasso da qui alla fine del campionato e la rimonta potrebbe già iniziare nel posticipo dell'Olimpico: "Sono felice di quello che ci circonda in questo momento, l’entusiasmo fa solo che bene. Il tifo della Lazio è simile a quello del Torino, due società ricche di storia. Dopo 2 annate, ho pensato a fare bene, poteva andare solo meglio: ho lavorato insieme ai miei compagni per raggiungere gli obiettivi. Siamo carichi e ci alleniamo in modo perfetto perchè c’è il clima giusto. Sono felice di quello che sta facendo Belotti, voglio vederlo presto in nazionale. Gli auguro sempre il meglio, tranne lunedì. Cercherò di riprenderlo in classifica marcatori, ma sarà difficile dopo l’ultima sua tripletta".
Difficile, ma forse non impossibile, un po' come gli obiettivi di questa Lazio, partita magari a fari spenti e ora in lotta per un posto nella prossima Europa. La concorrenza non manca fra tradizione e novità interessanti, ma Inzaghi ha fatto vedere di avere una squadra in grado di giocarsela per questo obiettivo. Che passa anche da una vittoria contro il Torino di Mihajlovic e del Gallo Belotti. La sfida nella sfida per Immobile, fra le altre cose ex di questa sfida.