Un primo tempo sotto tono, un secondo memorabile. La Juventus di Coppa (Italia) è a due facce, ma è sempre e comunque vincente. Sono 10 in fila le sul calendario bianconero, tutte coincidenti dal passaggio al 4-2-3-1, modulo adottato anche ieri sera, nel 3-1 contro il Napoli nella semifinale d'andata: prima a trazione difensiva, con risultati rivedibili, poi, dal 46' con un Cuadrado in più. E la gara è cambiata. A segno due volte Dybala e Higuain: i due argentini, insieme al colombiano, sono i migliori in campo. Di seguito le pagelle, loro e di tutti i bianconeri.

Fonte immagine: juventus.com

Neto, 6 – Due parate agevoli nel primo tempo, è incolpevole sul gol. Sonnecchia nella seconda frazione.

Barzagli, 5.5 – Meno sicuro del solito, tanto che perde due brutti palloni nella ripresa per degli errori tecnici. Da rivedere anche il suo posizionamento sul gol: esce troppo alto su Insigne e si fa attaccare nel suo spazio.

Bonucci, 6.5 – Autoritario nella prima impostazione, indovina più di un lancio puntuale e non soffre le imbucate avversarie.

Chiellini, 6.5 – Non parte benissimo, si fa sfilare Rog, poi cresce con la partita e chiude ogni varco. Cresciuto anche nel far partire l’azione.

Asamoah, 5.5 – Gara di folate date dall’entusiasmo e dal momento, da un suo strappo nasce il primo rigore, in generale quando attacca il terzino avversario è sempre un pericolo. Lo attacca però troppo poco. Diversi errori, il principale è non seguire Callejon: matita rossa. (dal 73’ Alex Sandro, 6.5 – Si presenta con un cambio di gioco strappa-applausi in generale si propone e, complici inerzia e momento, può giocar sul velluto.)

Khedira, 6 – Soffre la confusione del primo tempo, cresce nella ripresa. Fondamentale come sempre per mantenere gli equilibri e le distanze. Soffre a tratti le sortite degli interni di Sarri, ma solo il giusto.

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Pjanic, 6.5 – Conferma gli enormi miglioramenti nelle due fasi, con una prestazione a tutto tondo, soprattutto nella ripresa. Ci prova però anche nel primo tempo, dando velocità e ritmo al palleggio. Sembra crescere gara dopo gara.

Lichtsteiner, 6 – Non disputa un brutto primo tempo, è puntuale a destra e soffre poco, ma la necessità di un lavoro differente dal suo lo costringe a lasciare il campo. (dal 46’ Cuadrado, 7 – La partita la rivolta lui come un calzino. Punta Strinic, costringe al ripiegamento Insigne, ma non la perde mai. Va vicino a un paio di assist, si prende il rigore che inchioda il 3-1.)

Dybala, 7.5 – Tirare un rigore non dev’essere facile, tirarne due ancora meno. Non perde mai la calma e la freddezza, specialmente dopo un primo tempo condito da diversi errori di natura tecnica. Soffre la densità, ma si riscatta. Si procura un rigore, cavalca il campo sull’altro. Anche una buona occasione nel primo tempo. (dall’84’ Pjaca, s.v.)

Mandzukic, 6 – Manca un pizzico di precisione in due occasioni nei primi 45 minuti. Sembra faticare a trovare l’intesa con Asamoah. Quando entra Sandro, va tutto sul velluto. Nel finale si prende il palcoscenico dando le ultime scosse ai suoi.

Higuain, 7 – Segna un gol tanto difficile quanto pesante, riscattando un primo tempo leggermente piatto, tranne per un paio di spunti. Ha il merito di far partire il contropiede dal quale scaturisce il rigore del 3-1.

All. Allegri, 6 – Riesce a cambiare le cose a gara in corso, ma forse si prende qualche rischio di troppo, soprattutto con la scelta dei due terzini (i peggiori in campo per i suoi) e di Lichtsteiner alto. Alla fine porta a casa il risultato, con annessa conferma che il 4-2-3-1 con interpreti offensivi funziona meglio della versione riadattata della prima frazione, con Lichtsteiner e Barzagli in corsia.