E' iniziata la corsa a due, il testa-a-testa verso la presidenza della Figc. L'attuale presidente, Carlo Tavecchio, dovrà fronteggiare la candidatura di Andrea Abodi, attualmente a capo della Lega di Serie B, ruolo che ricopre da ormai sei anni. Oggi, alla Gazzetta dello Sport, i due si sono confrontati sui propri programmi elettorali.
"Dopo la partenza particolare, ho avuto consensi crescenti dai maggiori enti del sistema in generale, ho ritenuto idoneo partire per portare a compimento quello che abbiamo iniziato e che è attualmente in itinere, dopo gli studi fatti per arrivarci", ha aperto Tavecchio ai microfoni di GazzettaTV, parlando della sua ri-candidatura.
Dal canto suo, invece, Abodi si augura un cambio di passo, un ulteriore miglioramento di caratteristiche che dal suo punto di vista, al momento, non sono al proprio livello di ottimo: "Penso ci sia bisogno di un'accelerazione sul versante del cambiamento, serve cambio di passo e di direzione sull'efficacia dei miglioramenti, la federazione può e deve cambiare anche a livello di vicinanza alla gente, di trasparenza. Io ho parlato di una federazione più libera, trasparente, umana e moderna. Non dico che attualmente non lo sia, ma che serva un'accelerazione".
L'attuale presidente della Figc ha poi parlato dei progetti attualmente in corso e da portare a termine nel suo secondo eventuale mandato: "La priorità è tornare al modello europeo. Noi dobbiamo riferirci a modelli strutturali di Spagna, Inghilterra Francia e Germania, a quel tipo di organizzazione. Ovviamente le riforme e le iniziative per i settori giovanili e il calcio femminile, e i centri di formazione federale sul territorio, non sono semplici".
"Omogeneità delle priorità delle componenti", replica invece Abodi riguardo al proprio programma. "La Federazione è una regia del sistema, abbiamo bisogno di un metodo di lavoro diverso. L'obiettivo è migliorare tutti i fatturati, dalla Serie A, che deve competere con gli altri campionati europei, alla terza categoria, che è la base della piramide".
Capitolo importante è anche quello che riguarda la Nazionale Italiana, dalle giovanili alla prima squadra. Tavecchio propone un ruolo nuovo per i Ct, in carica e che verranno: "Vedrei un commissario tecnico coordinatore di tutte le altre nazionali, che dia anche consigli pratici e operativi. Sarà una prospettiva che porteremo a termine con Ventura, se questo accetterà".
"La Nazionale è sempre stata al centro dell'agenda della federazione, posso solo immaginare maggiori strumenti per tutto il Club Italia, vorrei che questo diventasse un progetto di marketing internazionale". Questo il parere del presidente della Lega B sugli azzurri. La sfida è iniziata.