Unico pensiero fisso: vincere. Quattro parole ricorrenti nella conferenza stampa di Davide Nicola, che presenta la sfida del suo Crotone contro il Cagliari, domani alle 15. La permanenza in Serie A dei pitagorici passa infatti, soprattutto, dai tre punti di domani.
"Abbiamo affrontato questa settimana con tanto entusiasmo e con unico pensiero fisso: fare nostra questa partita - afferma il tecnico - Abbiamo incontrato tre squadre che, col Napoli, stanno ammazzando il campionato, e noi non abbiamo mai sfigurato. Quando abbiam creato poco noi, han creato poco anche gli altri".
Le linee guida di Nicola per la sfida sono chiare, anche tatticamente. Il Crotone ha il vantaggio di giocare dopo l'Empoli (impegnato stasera contro la Juventus) per rosicchiare punti. "Il Cagliari è una squadra che ha dei valori e un attacco importante, ma diversi gol subiti, noi dovremo essere bravi come mentalità, ad attaccare e difendere insieme, proponendo il nostro gioco e mantenendo gli equilibri".
Il tecnico ritorna anche sulla sconfitta rimediata una settimana fa a Bergamo, per mano di un gol di Conti, su incertezza della difesa: "A Bergamo si poteva anche non perdere, abbiamo perso su una nostra disattenzione. La capacità nostra è stata quella di tenere botta, non facendoli giocare come sono abituati, ma hanno anche loro qualità, altrimenti non avrebbero 48 punti".
"Noi abbiamo la nostra identità, questo ci ha portato lustro e considerazione, ma dobbiamo migliorare ancora, soprattutto creando e concretizzando azioni da gol. Serve limitare le ingenuità, con tutte le squadre siamo riusciti a fare il nostro gioco", afferma poi Nicola, che dimostra di credere ancora all'obiettivo salvezza.
Capitolo assenze: sono due quelle che pesano più di altre, quella di Ferrari, squalificato, e di Tonev, causa un fastidio all'adduttore. In dubbio anche Mesbah, che "non è in un periodo incredibile di forma", mentre Dussenne e Sampirisi "hanno avuto acciacchi ma sono a disposizione". Rohden si è aggregato al gruppo e potrebbe essere convocato, ma sono Stoian e Acosty i papabili sulle fasce. E infine, sul modulo: "Siamo allenati per passare da quattro a tre". Questione di atteggiamento. E di entusiasmo.