Mentre gli uomini bianconeri si preparano all'insidioso anticipo del venerdi sera contro il Palermo e all'ormai vicinissimo incontro di Champions con il Porto, mister Allegri si trova davanti ad un problema non facile da risolvere. Il perno dell'attacco juventino, Mario Mandzukic, non ci sarà nella gara dello Juventus Stadium a causa della squalifica presa dopo l'ammonizione comminatagli in Cagliari-Juventus. Una tegola enorme per l'allenatore toscano, che nell'ultimo periodo aveva trovato nel numero 17 il jolly per equilibrare un attacco che fino ad allora faticava a trovare la giusta combinazione.
I numeri lo dimostrano, con Mario che ha registrato ben sei presenze di fila negli ultimi sei incontri. Mandzukic, nel ruolo sacrificale di esterno nel 4-2-3-1, si è dimostrato la carta più azzeccata da Allegri, con l'ex punta dell'Atletico Madrid che ha disputato delle ottime prestazioni, non tanto in fase realizzativa, con l'inarrestabile Higuain ogni problema inerente al gol sembra ormai fuori discussione, ma per il sacrificio e la fisicità che ha portato in dote. Il croato non si risparmia mai, in ogni gara da sempre il cento per cento, sia in fase difensiva che in fase offensiva, ed è proprio questo che rende Mandzukic unico nel suo genere: riesce ad intercettare palla a centrocampo nello stesso modo in cui fa salire la squadra, sfrutta al meglio la sua grande fisicità e allo stesso tempo è sempre presente in area per qualsiasi palla vagante.
A questo punto ad Allegri non rimane che la scelta del sostituto, con il connazionale Marko Pjaca che sembra essere il favorito. Il giovane croato, che in estate è stato un investimemto piuttosto oneroso della dirigenza bianconera (23 milioni), ad oggi non sembra essere ancora riuscito ad esprimersi al pieno delle sue potenzialità. A causa anche di un brutto infortunio al perone che l'ha tenuto lontano dai campi di gioco per più di un mese, Pjaca fino ad ora ha trovato pochissimo spazio, ritagliandosi poco più di 90 minuti in campionato. Il 4-2-3-1 è un modulo che si sposa alla perfezione con le sue caratteristiche, infatti, da esterno sinistro alto, il numero 20 juventino in passato ha dimostrato di essere molto abile nel dribbling e negli inserimenti, doti quasi del tutto opposte al connazionale. Con lui in campo la Vecchia Signora di certo perderà qualcosa a livello fisico e di interdizione, ma sicuramente avrà molte più soluzioni nell'uno contro uno.
Pjaca però non è l'unico che può ambire a sostituire Mandzukic. La concorrenza è agguerrita, con Asamoah e Sturaro che scalpitano per una maglia da titolare. Queste due opzioni assicurerebbero al gioco di Allegri di certo molta più copertura in fase difensiva, ma inevitabilmente ne perderebbe altrettanto in fase offensiva. Ad ora il giusto compromesso sembra essere il ghanese, che ha dimostrato nelle stagioni passate di dare sicurezza sia in attacco che in difesa, dando sicuramente molta più spinta sulla fascia dei suoi due compagni di squadra. Lo stesso Allegri però sembra più propenso a dare una possibilità al giovane Pjaca, che se gioca al pieno delle sue potenzialità può davvero non far rimpiangere nessuno, stupendo e portandosi a casa una enorme dose di autostima.