Quella col Palermo non è una partita tra la prima e la terz’ultima della classifica, bensì rappresenta, per la Juventus, un passo importante in ottica campionato, un tagliando prima di imbarcarsi sull’aereo direzione Oporto. Affacciarsi con un filotto di sei vittorie consecutive potrebbe creare qualche interrogativo ai dragões. Allo Stadium la Juve si presenterà con una rosa ridotta, senza alcuni pezzi importanti. Mandzukic è squalificato e il suo posto nell’ormai collaudato 4-2-3-1 sarà ricoperto dal suo connazionale Marco Pjaca. Chiellini - non al meglio domenica sera quando ha chiesto la sostituzione nel primo tempo col Cagliari - deve convivere con alcuni problemi fisici. Poi c’è il discorso Barzagli, che sta svolgendo ancora lavoro differenziato e punta dritto alla Champions.
Juve-Palermo non è dunque una partita da sottovalutare. Non lo è perché all’andata la Juve ha sudato sette camicie per portare a casa i tre punti dal Barbera , il gol vittoria è stato frutto di una fortuita deviazione di tacco di Goldaniga dopo la botta dal limite di Dani Alves, un autogol davvero originale. Non lo è perché le partite contro le ultime della classe possono rivelarsi più ostiche di uno scontro diretto per lo scudetto e ne sono prova i due pareggi con l’Hellas Verona e il Frosinone nella scorsa stagione e la sconfitta col Parma ormai alle soglie del fallimento che risale a due anni or sono. Non lo è perché anche il Napoli ha faticato col Palermo, non andando oltre il pari al San Paolo.
Dopo tutto, bisogna considerare le 28 vittorie consecutive casalinghe della Juve che, anche venerdì, partirà ovviamente con i favori del pronostico. Mister Allegri saprà insinuare nei suoi giocatori il giusto spirito per scendere in campo con la voglia di strappare i tre punti anche al Palermo, perchè dalle parti di Vinovo vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Ed è la giusta spinta per la trasferta di Coppa, snodo cruciale per la Vecchia Signora.