A caccia di conferme. Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco sembra essere tornato quello della passata stagione. Archiviati i problemi fisici ed i molteplici impegni di inizio stagione che non hanno permesso ai neroverdi di innestare fin da subito le marce alte, dopo la pausa natalizia gli emiliani hanno cambiato marcia e pagina, inanellando una buona serie di vittorie. Dodici punti nelle ultime cinque partite giocate, con la sfida contro il ChievoVerona di Rolando Maran sullo sfondo che può significare un ulteriore balzo in avanti in classifica per il tecnico pescarese ed i suoi ragazzi.
"Di solito gennaio e febbraio è un periodo difficile, quest'anno va al contrario, sono contento di aver invertito questa tendenza, siamo cresciuti. Stiamo recuperando tanti giocatori che vengono da infortuni, sta migliorando la condizione della squadra, i risultati cominciano ad arrivare e questo è positivo per l'aspetto psicologico della squadra e dell'ambiente".
Tuttavia, l'errore da non commettere domani pomeriggio è quello di accontentarsi di quanto fatto fin qui, essendo definitivamente usciti dai bassifondi della classifica: "Dobbiamo continuare così, a partire dal Chievo. E' una squadra difficilissima da affrontare, non prende gol da due partite, brava sulle seconde palle, nella verticalizzazione e nelle ripartenze. Conosciamo benissimo l'avversario, perché lo affrontiamo da anni, loro hanno una filosofia e noi la nostra".
Questione di ambizioni e motivazioni, di crescita tecnica e tattica, ma soprattutto mentale, che Di Francesco si aspetta dai suoi ragazzi: "Non c'è un calo di motivazioni perchè in serie A non capisco come sia possibile. Ci sono tanti giovani motivati a crescere, mi aspetto tanto dai miei sempre, ogni gara va giocata al massimo cercando di ottenere il massimo". Ed inoltre, sul modulo di domani pomeriggio: "Il 4-3-3 è la prima scelta, voglio rivedere i miei ragazzi belli, spigliati, desiderosi di far male all'avversario. Il 4-2-3-1 era legato alle assenze".
Infine, un passaggio anche sull'apporto nell'ultimo periodo dei singoli individui. Si parte da Defrel e sulle alternative a disposizione del mister per sostituire il francese: "Quasi sicuramente non sarà dalla partita, sta lavorando a parte da qualche giorno, mi auguro che con questo lavoro specifico rientri per la partita di Udine. A Genova ho messo Ragusa perché serviva un giocatore di gamba, lui è cresciuto tanto, anche come desiderio di far gol. Matri ha più presenza dentro l'area, ma magari viene meno a giocare coi compagni. Sono giocatori diversi". Di Francesco chiude con Berardi: "Nell'inconscio il gol gli può mancare ma io a lui chiedo principalmente le prestazioni. Recuperata il 100% della condizione lo ritroverà, perché ce l'ha nel DNA. Sono convinto che domani farà un'ottima prestazione".
Fonte TuttoSassuoloCalcio