Oltre alla sconfitta contro la Sampdoria, in casa Milan si è dovuto registrare un altro momento di malumore per Carlos Bacca al momento del cambio deciso per lui da Vincenzo Montella. Il colombiano, uscendo dal campo, non ha nascosto la propria insoddisfazione per la scelta dell'allenatore rossonero, reazione che non è sfuggita a nessuno.

Intervenendo al telefono a Milan TV, però, Bacca ha voluto chiarire questa situazione, specificando anche che con Montella è tutto chiarito dopo le scuse che lo stesso colombiano ha fatto a mister e squadra durante l'allenamento: "Nessun problema con il mister, solo che è successo che mi ha cambiato e mi sono arrabbiato perchè stavamo perdendo per un rigore di Muriel e speravo di rimanere in campo per aiutare la squadra. E' stata una sua decisione e io avevo la testa calda per la partita ed è successo questo, dopo è andato tutto bene e sta mattina ho parlato con lui e so di aver sbagliato, ma tutto è un frutto di quello che ho fatto in campo e perchè mi ha mandato fuori. Devo rispettare le sue scelte e continuare a lavorare. Ho detto al mister di aver commesso un errore, ho parlato con i compagni e pagherò una cena alla squadra. L'ho deciso perchè siamo una squadra unita. Mi sono arrabbiato perchè so di poter aiutare la squadra e devo lavorare di più. Ho la testa al cento per cento alla prossima partita."

Il Bologna al Dall'Ara, con la necessità di tornare a fare i tre punti per non perdere troppo di vista i posti buoni per l'Europa: "Questo fa parte del calcio, che dopo pochi giorni c'è un'altra opportunità. Ho guardato la partita e ho pensato con la testa fredda e ora sto lavorando per essere al cento per cento per la squadra. So di dover fare di più per la squadra e la squadra deve fare di più per me, però tutti insieme andiamo avanti." Lo stesso Montella aveva già provato ad archiviare la questione come un qualche cosa che può accadere all'interno di un momento complicato: "Credo che Carlos non abbia esagerato. Ci sta di imprecare. Credo che ce l'avesse più con se stesso, perché voleva segnare e rendersi utile alla squadra ed essere decisivo. Preferisco questi calciatori rispetto a quelli che si tirano indietro."