Quando Sodinha si ritirò dal calcio giocato, chiudendo anche la breve ed infruttuosa esperienza al Trapani, di lui Serse Cosmi disse che avrebbe sempre conservato nella mente il ricordo di un giocatore dalla tecnica sopraffina, con un modo di dialogare con il pallone più unico che raro. Eppure, contrariamente a quanto detto dall'ex mister calabrese, il brasiliano non è mai riuscito ad esplodere, collezionando una serie importante di esperienze in squadre provinciali, concluse più o meno negativamente. 

Se si esclude la parentesi al Brescia, infatti, Sodinha non ha mai lasciato il segno nelle squadre con cui ha militato, superando le dieci presenze solo con la maglia della Paganese, nel 2009. Troppo poco, se si vuole essere ricordati tra i giocatori "di provincia", capaci cioè di emozionare senza aver necessariamente alzato trofei o conquistato riconoscimenti personali. Scovato, come spesso capita, dall'Udinese, il ragazzo di Jundiai ha impressionato, agli inizi della sua carriera, per un delicato tocco ed una tecnica sopraffina, tendenza che i chili di troppo e le prestazioni negative non hanno cancellato.

Mancino naturale, trequartista puro e di vecchio stampo, Sodinha ha infatti sorpreso tutti gli addetti ai lavori per la sua ossimorica tendenza di creare magie con la palla non tramutandole però in realtà a causa dell'alcool, dello scarso impegno e della saudage, mancanza della terra natia che spesso colpisce i brasiliani. Dopo il suo addio, però, qualcosa nell'animo del ragazzo è cambiato e Sodinha ha cominciato a vivere appieno la fede, tornando a calcare i campi di gioco nella sua città natale.

Vivendo appieno il messaggio evangelico e continuando ad allenarsi duramente, il brasiliano ha ricevuto infine il giusto premio, venendo notato dal Mantova, attualmente in Lega Pro e bisognoso dell'estro di un calciatore di spessore per tentare il salto di categoria. Ancora ventottenne, l'ex Brescia potrebbe ancora dare tantissimo e, con una testa diversa, non è da escludere l'ennesima e, si spera, definitiva consacrazione. Per la gioia di Serse Cosmi, che forse avrebbe avuto seriamente bisogno di uno come Sodinha durante la disastrosa andata del suo Trapani nella prima parte di stagione di B.