Juventus e Inter sono tra le squadre più titolate del calcio italiano, contrapposte da una pluridecennale rivalità sportiva che ha infiammato gli animi delle due tifoserie. Il celebre giornalista sportivo Gianni Brera, nel 1967 chiamerà la disputa con l'espressione derby d'Italia​. Il termine venne coniato per sottolineare non solo la competizione calcistica tra i due club, ma anche quella economica visto che esse rappresentano le città più industrializzate della nostra penisola, vale a dire Torino e Milano.

I primi scontri diretti tra Juve e Inter iniziarono già nei primi anni del Novecento. Il primo confronto in assoluto risale al 14 novembre del 1909: la partita, giocatasi presso Corso Sebastopoli a Torino, era valida per il campionato di Prima Categoria e vide il successo della Juve per 2-0; l'Inter vinse la gara di ritorno in casa per 1-0 e in seguito riuscì anche a vincere il torneo. Tra il 1912 e il 1914 ci furono gli incontri con più gol segnati: vittoria esterna dei nerazzurri per 4-0 l'11 novembre 1912; 7-2 per i bianconeri nella gara d'andata del campionato 1913/14 e 6-1 interista in quella di ritorno.

Verso la fine degli anni Venti, venne introdotta la Serie A ed il campionato a girone unico. La prima edizione con la nuova formula venne giocata nella stagione 1929/30, la quale vide trionfare l'Inter proprio al termine di un testa a testa con la Juve. La compagine nerazzurra in quella stagione cambiò nome in Ambrosiana, denominazione più consona alle norme del regime fascista. Il club milanese si aggiudicò entrambi gli scontri diretti: 2-1 a Torino nella gara d'andata (nella quale era presente anche il re Vittorio Emanuele III), 2-0 a Milano in quella di ritorno. Dalla stagione successiva, fino alla metà degli anni Trenta, ci fu un dominio da parte della Signora​ con un filotto di cinque scudetti consecutivi tra il 1931 e il 1935 (record per la Serie A). L'Ambrosiana-Inter contese lo scudetto con la Juve nella stagione 1932/33, ma la sconfitta per 3-0 patita a Torino nel girone d'andata fece perdere le speranze del tricolore. La stagione successiva i nerazzurri, nonostante la vittoria casalinga per 3-2 della gara d'andata, chiusero il campionato alle spalle dei rivali. Le due squadre arrivarono a contendersi fino all'ultima giornata il campionato nella stagione 1934/35: sia ​Madama che il Biscione ​erano appaiate a quota 42 punti ed entrambe le compagini chiudevano il torneo in trasferta. Infatti, la Juve era impegnata a Firenze contro i rivali della Fiorentina mentre l'Ambrosiana faceva visita alla Lazio; a spuntarla furono i bianconeri i quali vinsero per 1-0, mentre i nerazzurri uscirono dalla capitale sconfitti per 4-2.

Foto: Storie di calcio

Terminato il quinquennio juventino, sul finire della decade lo scudetto tornò a cucirsi sulle maglie dei giocatori interisti. Il club lombardo, trascinato dalle reti di Giuseppe Meazza, vinse il tricolore nella stagione 1937/38. Anche in quella occasioni, le due squadre si giocarono la vittoria della competizione fino all'ultima giornata: l'Ambrosiana riuscì ad aggiudicarsi la gara esterna col Bari per 2-0 mentre la Juve pareggiò 1-1 la gara col Milan.

Giuseppe Meazza, bomber dell'Inter e della Nazionale negli anni Trenta. Foto: Storie di calcio