Il Milan cade, ancora, in trasferta. Sesta sconfitta per i ragazzi di Montella, che perdono 2-1 alla Dacia Arena con l'Udinese nella ventiduesima giornata di Serie A. A segno Bonaventura in apertura su assist di Suso, mentre la rimonta friulana è firmata da Thereau e De Paul, al primo centro in campionato. Ora, per la squadra di Del Neri la salvezza è quasi cosa fatta, con 15 punti sul Crotone terzultimo, mentre il Milan si stacca nettamente dal terzo posto: i rossoneri hanno una partita da recuperare come il Napoli, che sarà impegnato stasera, ma distano ben 7 punti dai partenopei, avendo racimolato un solo punto nelle ultime tre partite. Andiamo a rivivere insieme il match.

La partita è divertente sin da subito alla Dacia Arena, ed al Milan, dopo un brivido procurato da Thereau sulla sinistra, bastano otto minuti per sbloccarla: la firma è quella di Giacomo Bonaventura, bravo ad inserirsi sul secondo palo per raccogliere il traversone di Suso, dopo il suo solito movimento a rientrare, concludendo da due passi. Entrambe le squadre provano a costruire palla a terra ma fanno molta fatica, soprattutto i padroni di casa, a scavalcare il primo pressing. I bianconeri comunque non rinunciano a provarci, e trovano anche la pericolosità con lo stacco di Faraoni, che non centra la porta da posizione molto favorevole. Milan un po' spento e col baricentro più basso dopo il vantaggio iniziale. A metà del primo tempo arriva anche la tegola per Montella, costretto a mandare dentro Deulofeu al posto di Bonaventura, vittima di un guaio muscolare. Destino simile a quello di Faraoni, rimpiazzato da Gabriele Angella. 
Alla mezz'ora, in un momento di siccità di emozioni, ecco la svolta: il Milan si copre malissimo in contropiede, Hallfredsson riceve al limite dell'area ed ha spazio per infilare verso Thereau, a sinistra. Mancino incrociato dell'ex-Chievo che è bravo ad alzare la traiettoria per battere Donnarumma e fare 1-1. La sfida rimane comunque molto compassata e le occasioni sono molto poche fino al duplice fischio di Banti che manda tutti negli spogliatoi.

Il secondo tempo, al contrario, si apre subito col brivido: inserimento perfetto di Duvan Zapata che brucia Abate, ma è bravo e coraggioso Donnarumma ad uscire per contrastarlo. Sul rimpallo c'è la chance per Jankto, che però non si coordina e spara alto. Ribaltamento di fronte, ed è il Milan a provarci: serpentina di Deulofeu e gran tocco per Suso, ma il mancino è chiuso in corner. Il match è decisamente più vivace nonostante le squadre rimangano molto compatte e coperte, con le linee vicine per cercare di avanzare con reti di passaggi ed inserimenti. Gli ospiti trovano gli spazi più interessanti con i due esterni spagnoli, Deulofeu e Suso. Quest'ultimo si rende pericoloso anche da calcio piazzato, ma la sua punizione a giro è allontanata da Karnezis.
Dopo l'ora di gioco si aprono più corsie in profondità, ma Bacca da una parte quanto Duvan Zapata dall'altra sprecano più di un pallone interessante. Montella manda dentro Lapadula per solita staffetta col colombiano, oltre al cambio obbligato di Vangioni per un dolorantissimo De Sciglio, azzoppato da un'entrata killer di De Paul (per cui ci stava anche il cartellino rosso). L'ironia vuole però che appena due minuti dopo, a segnare sia ancora l'Udinese: proprio De Paul avanza sulla destra, trova lo spazio, arriva al limite e conclude di collo, incrociando, dove Donnarumma può solo toccare ma non respingere. A sedici più recupero dal termine, è 2-1 Udinese.
I rossoneri, come reazione d'orgoglio, si riversano nella metà campo avversaria, ma la manovra è sempre troppo prevedibile per poter creare problemi ai pali di Karnezis ed anzi addirittura sono i friulani ad andare vicini al terzo gol in ripartenza, con Hallfredsson che fa la barba al palo alla destra di Donnarumma.
Le tante interruzioni del match fruttano sei minuti di recupero, in cui attacca solo l'Udinese ed il Milan sembra davvero spompato: al triplice fischio di Banti esplode la Dacia Arena, mentre il Milan dovrà pensare tanto a cosa correggere in vista delle prossime uscite.