'Ma come, ancora Voi?' avrà pensato tra se e se Vincenzo Montella quando il suo Milan, fresco vincitore della Supercoppa Italiana, è stato inserito nella parte del tabellone di Tim Cup in cui risiede anche la Juventus. I bianconeri, battuti in campionato grazie alla prodezza di Manuel Locatelli e a Doha grazie allo spirito di squadra e alle parate di Donnarumma, si trovano ancora un volta sulla strada del Diavolo, ferito nell'orgoglio dal ko interno di sabato con il Napoli.
Stavolta, il contesto è ben diverso: la Tim Cup appunto, obiettivo dichiarato nella passata stagione, il cui sogno è stato spezzato proprio dai bianconeri. Il gol di Morata, al minuto 109' della finale di Roma, è inutile negarlo brucia ancora. Il calendario però, stavolta offre l'opportunità di replica al Milan non più di Mihajlovic, bensì di Montella.
Il quarto di finale che domani andrà in scena allo Juventus Stadium, sembra un ostacolo insormontabile per i rossoneri, in leggera flessione di risultati in questo 2017. La Juventus infatti, in casa è una macchina perfetta che non concede nulla dall'ottobre 2015. Il match, che non prevede ritorno, sarà un ulteriore banco di prova per il Diavolo, costretto a reagire dopo la sconfitta di Napoli e il pareggio col Toro.
Nella consueta conferenza stampa della vigilia, prima di concedersi ai molti giornalisti assiepati nella sala conferenze di Milanello, Vincenzo Montella - in esclusiva per il canale tematico rossonero - è voluto tornare sul match di sabato con i Partenopei: "Ho rivisto la partita e letto i dati, che vanno interpretati. Ci siamo accorti che abbiamo avuto il 57% di possesso palla, abbiamo avuto una netta supremazia territoriale tenendo il baricentro molto alto, abbiamo avuto circa 100 passaggi in più di loro e siamo stati più pericolosi di loro. Non credo sia mai successo al Napoli negli ultimi anni", sottolinea l'aeroplanino. "Naturalmente dispiace per il risultato, ma ci deve dare convinzione. Sono contentissimo della prestazione offerta dai ragazzi anche sul piano del temperamento, soprattutto dopo un inizio così, per meriti più degli avversari che per demeriti del Milan. Ci stiamo avvicinando alle migliori, il cammino è quello giusto".
Dopodiché, preso contatto con i colleghi della carta stampata, Montella ha preso la parola iniziando dal capitolo legato all'attacco, anch'esso in flessione in quest'ultimo periodo: "L’allenatore deve mettere in condizione la squadra di esprimersi al meglio, ci deve essere l’armonia, che vedo. Arriviamo molto al cross, - ricorda il Mister campano - contro il Napoli ci siamo arrivati dodici volte in più di loro. Dobbiamo riempire molto di più l’area anche con i centrocampisti. Molto spesso le partite si risolvono con i guizzi degli attaccanti e quindi dobbiamo migliorare anche in questo".
A tal proposito, uno dei nomi più chiacchierati in sede di calciomercato, in queste ore, è quello di Mbaye Niang. Dopo una prima parte di stagione ben fatta, il francese si è letteralmente perso per strada. Ormai relegato in panchina, senza grossi stimoli, ma soprattutto senza alcuna reazione, il Milan sembra aver deciso di spedirlo di nuovo a Genova in prestito. Le parole di Montella confermano l'intento: "Niang? Lui insieme alla società stanno valutando la possibilità di cambiare squadra, c’è l’opportunità. Penso di non convocarlo per Torino perchè sarebbe sicuramente distratto. Lui è sempre stato nel cerchio del normale, è stato anche vicino al confine ma senza mai andare oltre. Da parte mia avrà sempre considerazione".
Al posto del francese, potrebbe arrivare Ocampos; Montella però, glissa sull'opportunità: "Non parlo dei calciatori in forza ad altre squadre". Su Deulofeu invece, Montella si dice sorpreso: "Ieri si è allenato per la prima volta con noi. Si è allenato benissimo e mi ha sorpreso per la sua condizione fisica". Poi prosegue: "E' un calciatore che conosco molto bene, perchè lo seguo da tempo. Ha un talento infinito e che non l'ha espresso pienamente. Sarà uno dei miei compiti capire il perché, visto che è un giocatore molto forte. L'abbiamo preso per farlo giocare. L'impatto è stato ottimo, così come l'approccio. Vediamo come sta dal punto di vista fisico, ha voglia di mettersi in mostra. Convocato? Vediamo il transfer, però lo portiamo con noi penso". L'ultima sullo spagnolo riguarda quello che potrebbe essere il suo posizionamento in campo: "Secondo me può fare entrambe le fasce con caratteristiche opposte. Ha caratteristiche totalmente diverse rispetto a Suso, questo anche per tranquillizzare il ragazzo. Se può giocare anche da prima punta? Dovrò valutare. Idea intrigante".
Dopo aver fatto la disamina della situazione interna, Montella si sofferma sull'avversaria di domani, la Juventus: "So che vincono da 27 partite consecutive in casa, però in mezzo a quelle partite c’è anche una vittoria della mia Fiorentina per 2-1", ricorda con fierezza e un piccolo sorriso Montella.
L'ultimo mese è stato un po troppo altalenante, ma Vincenzo non ne fa un dramma: "Bisogna avere equità nel giudicare e vedere cosa fanno gli altri. Le medio-piccole e sicuramente le ultime giocano di più per il pareggio rispetto al passato. Molto spesso le partite puoi vincerle anche 1-0, l’importante è rimanere sempre in partita. Comunque restiamo sempre in partita, e non serve solo il carattere per ribaltare le partite. Ci deve anche essere lucidità e chiarezza su cosa fare in campo, se giochi da tifoso poi rischi di finire la partita in meno di undici. Il gol di Kucka è stato strepitoso per come è venuto, rispetto al momento della partita. L’avesse fatto il Napoli se ne sarebbe parlato molto di più, ma forse è giusto così per come è stato il risultato finale".
In chiusura, Montella rassicura tutti sulle condizioni fisiche di Suso, che ieri non si è allenato per precauzione: "Sta bene, ieri ha riposato ma non ha nessun problema particolare". Nulla da fare per De Sciglio, oggetto del desiderio della Juventus che salterà anche la trasferta allo Stadium: "Sente ancora dolore. Ieri non si è allenato e a meno di un miracolo non lo farà nemmeno oggi".