Nonostante l'imminente partenza di Nikola Kalinic verso la Cina, c'è un motivo per sorridere in casa Fiorentina: Marco Sportiello è da qualche ora un nuovo giocatore viola e questa mattina, nella classica conferenza stampa di presentazione, l'ex numero uno dell'Atalanta ha fatto conoscenza con l'ambiente della stampa viola, parlando tra le altre cose dei motivi che lo hanno spinto al trasferimento, oltre a dare uno sguardo al passato e al futuro.
"Voglio ringraziare il direttore e la società per la fiducia che mi sta dando. Non so se in estate le due società si sono parlate, non posso rispondere".
Si parte subito con le marce alte, con Sportiello che parla così, con maggiore tranquillità, della rivalità con Tatarusanu per un posto da titolare: "Adesso devo integrarmi con la squadra per mettere in pratica quello che mi dice lo staff. Io cercherò di farmi trovare pronto e proverò a sfruttare tutte le chance che ho. Non esistono garanzie in Serie A, ogni giocatore deve guadagnarsi il posto. Spero di avere occasioni per dimostrare il mio valore. Io mi vedo come portiere della Fiorentina: spero di dare solo il mio contributo. Tatarusanu è un ottimo portiere, spesso è sottovalutato: devo avere pazienza perché sono appena arrivato. Lo spogliatoio? È un gruppo molto bello, questa per me è una grande famiglia. Mi ha colpito molto lo staff che mi ha fatto sentire uno di loro fin dal primo giorno".
Dal presente al passato, con l'estremo difensore che non si sottrae nell'analisi di cosa non è andato nel rapporto con l'Atalanta negli ultimi mesi: "Io sono cresciuto per tanto tempo a Bergamo, sono state fatte scelte diverse ed io le ho accettate lavorando da professionista in questi mesi. Sono stato in silenzio ed ho lavorato. Appena c'è stata l'occasione della Fiorentina l'ho presa, i viola sono un top-club italiano. Gasperini? Non ho niente da dire, sono state fatte delle scelte ed io mi sono adeguato. Ringrazio l'Atalanta per la fiducia che mi ha dato in questi anni".
Si parla anche degli aspetti tecnici da migliorare: "Devo migliorare in tutti gli aspetti, spero di far notare invece le mie qualità in campo. Modelli? Non ho mai avuto un modello, ogni portiere ha le sue caratteristiche: non mi rivedo in nessuno. Il mio idolo comunque è sempre stato Sebastiano Rossi, ricordo la sua abilità nel parare i calci di rigore".
Infine, un parere anche su Bernardeschi e Chiesa, oltre a sfiorare la questione Kalinic e quelli che potrebbero essere gli obiettivi di squadra: "Non mi sorprende il valore di Bernardeschi, ha sempre avuto doti e qualità di alto livello. Lui è un leader di questa squadra: lo sta dimostrando partita dopo partita. Chiesa ha grande personalità, è appena di '97 ma gioca con spensieratezza e cattiveria. Kalinic è un grande attaccante, mi ha fatto gol anche lo scorso anno. Non so se rimarrà qui, sono scelte della società, non spettano a me. La Fiorentina ha grandi talenti ed una grande squadra, possiamo sicuramente risalire in classifica. Vedremo a fine campionato quale sarà la nostra posizione".