Le favole, si sa, sono roba per bambini. Alle favole non crede mai nessuno ed è dura raccontarle quando sai che non sono vere. Ma a volte, capita che gli eroi delle favole si guardino allo specchio e capiscano che forse, in quella favola, c'è davvero qualcosa di reale. E' successo al giovane Riccardo, che di cognome fa Orsolini e fino a qualche mese fa era un perfetto sconosciuto. Adesso è l'Under-20 più cercato d'Italia e di certo non avrà smesso di guardarsi indietro. Non avrà smesso di guardare la sua Ascoli, città dove è nato e cresciuto calcisticamente.
A Rotella, nel suo paesino di nascita, lo acclamano già come un futuro campione; la Serie A è pronta a spalancargli le sue porte. Arrivato in punta di piedi in prima squadra, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili bianconere. Dal centro sportivo "Eco-Services" a Vinovo la strada sarà sicuramente tortuosa, ma Riccardo la percorrerà tutta d'un fiato, dribblando gli ostacoli col suo sinistro magico. Con la maglia della sua città ha già mostrato qualcosa come 4 gol e 4 assist in 21 presenze quest'anno. Chi lo conosce, racconta di un ragazzo umile, ma consapevole dei propri mezzi e voglioso di arrivare in alto. D'altronde, passare dalla Primavera alla Serie B non è mai un gioco da ragazzi, ma Orsolini ha 'dribblato' anche l'emozione, decidendo partite importanti e guadagnandosi la fiducia di tutto l'ambiente. Ragazzo sorridente e allegro, icona di un movimento calcistico (quello marchigiano) colpito duramente dal terremoto dei mesi scorsi ma capace ancora di regalare sorrisi alla propria gente. Undici anni di settore giovanile, coronati dall'esordio prima in Lega Pro e poi in Serie B. Debuttare con la squadra della propria città è sempre motivo d'orgoglio, condurla alla vittoria dev'essere davvero sensazionale.
Riccardo Orsolini ha il "cuore bianconero" e non dimenticherà mai le sue origini, neanche quando le sirene di mercato lo accostano addirittura al Chelsea di Conte. Lui sorride e continuerà a farlo, perché è cosciente di vivere un sogno. Atalanta, Milan, Napoli, Juve. Questa la lista aggiornata delle sue pretendenti, con De Laurentiis pronto a mettere sul piatto quasi dieci milioni di euro. Una cifra spropositata per un ragazzo con un talento innegabile che non intende fermarsi proprio adesso. Gli ultimi sondaggi danno per fatto il suo trasferimento alla corte di Allegri, tuttavia solo dal prossimo giugno. Se così dovesse essere, il giovane Riccardo compirà il salto più grande dall'inizio della sua carriera, quando poteva solo immaginare di servire assist a Higuain e scambiarsi il pallone con Dybala. C'è chi lo paragona proprio alla "Joya", per il mancino educato e la giovane età. Ma Orsolini è probabilmente più attaccante di fascia rispetto al collega juventino, ma non disdegna di venire al centro, magari per scaricare il pallone all'incrocio dei pali (come accaduto contro il Latina quest'anno).
4-3-3, 4-2-3-1 o 4-4-2. Per il nostro "baby fenomeno" i numeri fanno poca differenza, l'importante è che ci sia spazio per liberare la sua qualità e la sua esplosività. Chi parla già di 'problemi di adattamento', visto il consueto 3-5-2 della Juve, ha clamorosamente sottovalutato la fame di questo ragazzo, che non ha bisogno di moduli 'ad hoc', ma semplicemente cerca qualcuno che creda in lui. Le strisce bianconere serviranno per farlo sentire a casa, ma Riccardo Orsolini ha già intravisto il suo possibile futuro e la sua città non può far altro che lasciarlo andare. Dalle montagne ascolane alla nebbia di Torino; e la sua favola potrà solamente diventare realtà.