Tre partite per capire che aria tira all'alba nuovo anno. La prima settimana del 2017 sarà subito di fondamentale importanza, parecchio "severa" per la Fiorentina. Trasferta a Pescara per chiudere il girone di andata, il Chievo di Maran in Coppa Italia (partita unica, da dentro o fuori) e il sentitissimo duello contro la Juventus: una settimana di fuoco, dall’8 al 15 di gennaio. Per la squadra di Sousa è in programma subito un trittico di impegni delicati, da non fallire per non rendere povera di obiettivi, ed ambizioni, il prosieguo della stagione.
Il tecnico portoghese della Viola predica calma, c'è da preparare attentamente e nei minimi dettagli un match alla volta ed il primo, in ordine cronologico, è la sfida dell'Adriatico in casa di un Pescara in piena crisi ed assetato di punti salvezza. Il Delfino, guidato da Massimo Oddo, è l'unica squadra che ad oggi in Serie A non ha ancora vinto sul campo (gli unici tre punti conquistati sono stati quelli ottenuti a tavolino, nello 0-3 deciso dal giudice sportivo ed inflitto al Sassuolo).
Buone notizie per ciò che concerne l'infermeria, quasi sgombra. Gli unici due che la "abitano" sono il terzo portiere Dragowski (distorsione al ginocchio destro, rientro tra circa una settimana) ed il giovane Toledo (fastidio muscolare al quadricipite destro, sicuro assente per il prossimo match). La pausa ha restituito un Borja Valero tirato a lucido, con il problema al polpaccio divenuto solo un lontano ricordo. Lo sloveno Ilicic, saltata la sfida contro il Napoli causa influenza, è pronto a riprendersi le chiavi della trequarti viola, insieme a Bernardeschi, supportando un Kalinic che ha rifiutato i milioni provenienti dalla Cina e dunque non più distratto dalle voci di mercato.
Il modulo, con cui la Viola si disporrà sul terreno di gioco, sarà il medesimo delle altre sfide, più recenti, affrontate tra campionato ed Europa League. Il 3-4-2-1 modellato da Paulo Sousa, secondo le ultime indiscrezioni, potrà riavvalersi di Gonzalo Rodriguez al centro della difesa, con Salcedo ed Astori a completare il pacchetto arretrato, Chiesa ed Olivera sugli esterni ed il rientrante Borja Valero, coadiuvato da Badelj a menare le danze in mezzo al campo. Già detto dei tre davanti, ma occhio allo scalpitante Mauro Zarate, dato in gran forma e pronto a spodestare della titolarità uno tra Ilicic e Bernardeschi.