Il mercato della Fiorentina gira per forza di cose intorno al nome di Nikola Kalinic. Il croato è finito con forza nel mirino dell'ennesimo club cinese pronto a ricoprire d'oro il giocatore e a versare una somma importante di milioni nelle casse del club viola. Per ora le parti hanno saputo resistere alle tentazioni d'Oriente, ma il mercato è lungo e un ulteriore proposta al rialzo cinese potrebbe far vacillare tutti in maniera decisiva.

Anche per questo Corvino ha già iniziato a guardarsi intorno alla ricerca di un eventuale sostituto, magari da prendere in prestito e a condizioni vantaggiose. Descrizione che sembra appartenere alla perfezione in questo momento a Simone Zaza. L'attaccante rientrerà alla Juventus dal West Ham già nel corso di questa sessione di Gennaio, ma il suo ritorno a Torino sarà solo momentaneo. Non quello in Italia, però, almeno a sentire le ultime dichiarazioni rilasciate dal padre-procuratore dell'attaccante. Diverse squadre di Serie A si sarebbero già fatte vive per chiedere informazioni sulla situazione di Zaza e valutare così la possibilità di formulare un'offerta. Tra queste anche la Fiorentina che in caso di addio di Kalinic si ritroverebbe con una notevole forza economica, decisiva in una possibile corsa per l'attaccante nel giro della Nazionale. L'avversario più temibile da questo punto di vista potrebbe essere il Genoa, alla ricerca di un sostituto di Leonardo Pavoletti.

Cesare Prandelli, mirror.co.uk
Cesare Prandelli, mirror.co.uk

Eppure il destino di Zaza sembrava abbastanza orientato appena pochi giorni fa. Nuovo campionato e nuova esperienza all'estero, con il Valencia di Prandelli. Quel Prandelli che dopo l'addio burrascoso con gli spagnoli torna di moda come nome per la panchina viola della prossima stagione. La conferma di Paulo Sousa, infatti, sembra tutto meno che scontata, con il portoghese chiamato a conquistare un trofeo oppure a centrare la qualificazione in Champions League per proseguire la sua avventura a Firenze. Condizioni non semplici da realizzare e allora ecco la suggestione di un Prandelli bis. Opzione già presa in considerazione nel 2015, ma gli antichi attriti fra tecnico e proprietà avevano stoppato il tutto. Nei prossimi mesi, però, la voglia di rilancio di Prandelli, unita alla volontà viola di cambiare, potrebbero portare ad un ritorno che avrebbe davvero del clamoroso.