L'esperienza che più è durata nel tempo per Carlo Ancelotti su una panchina è stata quella che lo ha visto vincere praticamente tutto sulla panchina del Milan. Prima dei rossoneri c'erano state Juventus e Parma e soprattutto con i bianconeri il rapporto non era stato semplice. Anche se ora è lontano dalla Serie A, il tecnico del Bayern Monaco non perde di vista il campionato, come racconta nel corso di un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
Juventus e Napoli potrebbero essere avversarie del Bayern se tutte e tre le squadre passeranno gli ottavi di Champions, intanto entrambe stanno facendo bene secondo Ancelotti: "Allegri ha una grande squadra. Conosco l’esperienza e la mentalità della Juve: non mollano niente, sono grintosi, decisi. Hanno tempo per migliorare. Adesso c’è un mese e mezzo per preparare le sfide degli ottavi, questo periodo va sfruttato per correggere gli errori che sono emersi nella prima parte della stagione. Lo dico anche per il mio Bayern, ce ne sono di cose di sistemare... Il Napoli di Sarri mi piace moltissimo. Giocano a memoria, ammiro molto il lavoro di Sarri. A tratti sono davvero bellissimi da vedere. Adesso si troveranno di fronte il Real Madrid e sarà una sfida bollente. Io sulla carta non ho mai vinto, né da giocatore, né da allenatore. I successi vanno conquistati sul campo e vi dico che il Real, per andare avanti, dovrà sudare parecchio. Come tutti, del resto."
Le due anime di Milano stanno intanto provando a risalire. Al Milan, ad esempio, c'è un Montella che si becca solo complimenti dal collega: "Faccio i complimenti a Montella che è molto, molto, molto bravo. Ha costruito una squadra, non era mica semplice. E sta lanciando tanti giovani con coraggio. Strada da seguire." Anche per Pioli e il suo lavoro all'Inter ci sono parole di stima sincera: "Pioli è un ragazzo d’oro. Idee chiare, gioco efficace. Mi sembra che i risultati si stiano già vedendo. Farà bene, glielo auguro." Infine Ancelotti ammette di continuare a seguire con grande costanza le gare della Serie A: "Non mi perdo una giornata. Fa parte del mio lavoro essere documentato e informato. Leggo che non c’è spettacolo, e può essere vero, ma il calcio italiano ha sempre avuto, e sempre avrà, il suo punto di forza nella tattica. Affrontare un’italiana è sempre un problema, credetemi."