Terminato, quasi, il 2017, è tempo di pagelle per le ventidue di Lega B, che nella prima parte di stagione hanno fatto meglio o peggio rispetto a quanto visto nel precedente campionato. Dandosi battaglia fino all'ultimo minuto, i collettivi del campionato cadetto hanno saggiato le proprie forze, promuovendo o bocciando la prima parte del loro percorso sportivo. Ecco, dunque, i voti:
Hellas Verona: voto 7.5.
Forse un po' troppo basso, considerando il primato in classifica, ma da un collettivo di questa caratura ci si aspettava davvero molto di più. Certo, concludere al primo posto il girone di andata, confermandosi come la più forte, è un grande risultato, ma i molti punti persi hanno mostrato troppi lati deboli per un collettivo che non dovrebbe averne data la rosa stellare.
Frosinone: voto 7.
Prima di ieri sera il mezzo voto in più era assicurato. I ciociari hanno infatti ripreso una situazione molto difficile, recuperando punti e trovando la propria dimensione. Perdere, però, contro la Pro Vercelli ha messo uno scippo sul bellissimo quadro dipinto da Marino. Purtroppo più si è in alto e più è difficile strappare consensi, anche se i leoni riusciranno sicuramente a convincere anche gli ultimi scettici.
Benevento: voto 7.5.
Promozione pienissima per gli Stregoni, che nonostante una leggera flessione nella fase centrale del girone di andata sono riusciti a concludere al terzo posto la prima parte del loro percorso sportivo. Dopo un un calciomercato estivo importante, la neo-promossa non ha disilluso i propri tifosi, confermando tra le big della stagione. Il ritorno non sarà così facile, ma i sanniti sono pronti alla battaglia.
Spal: voto 8.
Partiti senza i favori dei pronostici, gli Estensi hanno letteralmente sorpreso tutti, sbaragliando la concorrenza e confermandosi micidiali tatticamente. Nonostante una rosa inferiore a molte altre squadre, la Spal ha comunque fatto la voce grossa in questa stagione, trascinata da uno Zigoni in forma stellare.
Cittadella: voto 7.5.
Il voto in più è per quanto fatto nonostante la rosa poco quotata al via. A leggere i nomi dei calciatori veneti, infatti, si potrebbe facilmente sorridere, etichettandoli come vittima sacrificale della stagione. Niente di più sbagliato, come visto nel girone di andata. Certo, le nove sconfitte hanno acceso una lampadina di allarme e forse, per continuare a sognare, ci vorrebbe qualche acquisto di spessore.
Carpi: voto 6.5.
Le cinque sconfitte stridono tantissimo, considerando la forza di un collettivo attrezzato per tornare al successo. I Falconi, che hanno cambiato davvero poco rispetto alla scorsa stagione in A, sono sicuramente forti, anche se cominciano a mostrare segni di deterioramento. Urgono innesti di spessore, soprattutto se si considerano le poche soluzioni tattiche da adottare rispetto al rodato 4-4-1-1.
Perugia: voto 7.
Davvero un ottimo percorso, quello del Perugia, che contro ogni previsione si è riconfermato collettivo da playoffs. Arcigni, educati tatticamente e micidiali in avanti, i Grifoni dovrebbero paradossalmente migliorare la propria tendenza in casa, dove tanti punti si sono persi. Con un degno sostituto di Di Carmine, comunque, il mini-torneo post stagione regolare non sarà un miraggio.
Virtus Entella: voto 6.5.
L'equilibrato collettivo ligure anche quest'anno sta facendo bene, smentendo quanti lo credevano poco attrezzato per i playoffs. Spinti da un Caputo micidiale quando si tratta di marcare gol pesanti, i ragazzi di Chiavari soffrono comunque la rosa poco attrezzata, manchevole di quel plus in più per alzare l'asticella del proprio campionato. Per le prime posizioni, comunque, i liguri ci sono.
Bari: voto 6.
"Nì", per i Galletti, che anche in questa stagione devono fare i conti con lasolita tendenza altalenante. Un piccolo esempio: i due pareggi con Ascoli e Pisa, senza dimenticare quello casalingo contro la Spal, hanno tolto ben sei punti al Bari, mancanza che se colmata li avrebbe spinti al quinto posto. Sotto Colantuono, comunque, qualche segnale di ripresa si è visto, tendenza da superare per puntare finalmente e decisamente alla promozione.
Spezia: voto 5.5.
La prima insufficienza in pagella va allo Spezia, che nonostante i segnali di ripresa nella fase centrale del girone di andata non è riuscita a tornare completamente il collettivo pericoloso ammirato nella scorsa stagione. Forse, uno dei motivi che hanno abbassanto il ranking dei liguri è proprio l'immobilità del mercato, che non ha regalato giocatori di spessore per puntellare la rosa. Nulla, comunque, è ancora perduto.
Novara: voto 5.5.
Il mezzo voto in meno è per la naturale flessione della scorsa stagione. Nonostante un calciomercato oculato, infatti, i piemontesi non hanno svoltato, stazionando nella zona centrale della classifica. Le ultime uscite del girone di andata, comunque, hanno rimesso tutto in discussione, con il collettivo novarese ancora in corsa per un posto ai playoffs. Un colpo importante per confermarsi tra le prime otto.
Ascoli: voto 6.5.
Una delle sorprese di stagione. Silenziosi e lontani dalle luci della ribalta, infatti, i Picchi hanno finalmente cominciato a concretizzare quanto creatoi durante i novanta minuti, inanellando una lunga serie di risultati utili consecutivi, coronati dall'ottima vittoria in casa della Ternana. Parlare di playoffs sarebbe piacevole utopia, di sicuro però la salvezza è alla portata.
Brescia: voto 6.
Il mezzo voto in più per i tanti infortuni che hanno falcidiato ma non fatto crollare la formazione lombarda. Sotto la guida di Brocchi, comunque, le Rondinelle hanno trovato un equilibirio, che potrebbe aiutarli in vista del prosieguo della stagione. Da valutare l'eventuale sostituto di Morosini, e magari qualche innesto per far respirare l'eterno ma non più giovanissimo Caracciolo.
Vicenza: voto 6.5.
Un finale di andata stellare, quattro risultati utili consecutivi e playouts per ora lontani. Il cambio di panchina ha fatto benissimo alle Fere, divenute immediatamente affamate e feroci, pronti a mettere alle corde collettivi più quotati, come Verona e Cittadella. Saranno i biancorossi la vera mina vagante di questa Lega B.
Salernitana: voto 5.5.
Ancora insufficienza per i campani, che come il Bari si confermano altalenanti e forse mentalmente poco pronti al salto di qualità. Nonostante una rosa attrezzata per ben altre posizioni, infatti, i granata non riescono a spiccare il volo, dimostrandosi maledettamente fragili lontano dall'Arechi. Non servono campioni, ma una diversa attitudine nell'affrontare le partite.
Pro Vercelli: voto 5.5.
Non si può dare la sufficienza ad un collettivo sedicesimo, nemmeno se nell'ultima gara hai vinto contro il Frosinone. La Pro ha una rosa ricca di talenti di prospetti, mancando però di giocatori adatti alla categoria. Il mercato invernale ci dirà chi sono.
Latina: voto 5.
Sette pareggi di fila ed una posizione di classifica poco sorridente. Non è il massimo, per il Latina, che con la rosa a disposizione avrebbe dovuto quantomeno mettere al sicuro la permanenza nel campionato cadetto. Ora, a solo un punto dai playouts, la situazione non è affatto rosea e il ritorno dovrà necessariamente registrare un'inversione di tendenza.
Cesena: voto 4.5.
Non ci sono parole per descrivere questo Cesena, collettivo con più problemi del previsto. I romagoli, privati in estate di gente come Sensi, Kessié e Ragusa, non sono riusciti a riequilibrarsi, scivolando nel baratro e dicendo addio, salvo miracoli, ai playoffs. Insufficienza piena, dunque, e forse si è stati troppo clementi.
Pisa: voto 4.5.
Il mezzo voto in meno va alla situazione societaria, che ha creato confusione sia alla rosa che all'allenatore per buona parte della stagione, limitando in maniera importante un mercato che si è dimostrato dunque povero di botti. Il Pisa dovrà però ripartire da quanto di buono visto nelle prime parti di stagione, inseguendo una salvezza affatto lontana.
Avellino: voto 4.5.
La rosa c'è, i risultati no. Con un Ardemagni che doveva letteralmente bucare la porta, rivelandosi meno preciso del previsto. Il resto della rosa, inoltre, non ha brillato, collezionando prestazioni insufficienti Grazie a Novellino, si notano comunque segnali di ripresa, che dovranno ripetersi in tutto il girone di ritorno.
Ternana: voto 4.
Un mercato anonimo, come sempre, che si sta confermando in tutta la sua insufficienza. Sembra essere arrivato l'anno 0, per gli umbri, che senza una punta di diamante di spessore scivoleranno sempre più nel baratro.
Trapani: voto 3.
Passare da terza dello scorso anno e finalista playoffs ad ultima è un qualcosa di inimmaginabile. Forse la delusione della passata stagione ha deluso a tal punto i siciliani da farli completamente perdere la bussola, situazione tremenda coronata dall'allontanamento di Serse Cosmi. La situazione è davvero.