Un nervo scoperto, doloroso da toccare. Un problema al quale va però messa una pezza, poichè non porsi nemmeno il quesito sarebbe un errore marchiano. Alla Juventus edizione 2016/17, tra le altre cose, manca anche un pizzico di fortuna, come testimoniano gli innumerevoli infortuni di natura traumatica che hanno afflitto i ragazzi di Allegri. Uno più rilevante degli altri, quello di Dani Alves, ha regalato una chance importante al suo vice - fino a luglio titolare indiscusso del ruolo - Stephan Lichtsteiner. Una carta coperta messa sul banco ma giocata malissimo, poichè lo svizzero è apparso l'ombra del giocatore a cui si erano abituati in corso Galileo Ferraris.
Discorso in parte simile vale per il corrispondente sulla fascia opposta: Patrice Evra ha disputato una Supercoppa orribile dopo una stagione tutto sommato discreta, ma quella prestazione ha comunque lasciato più di un dubbio. L'infortunio di Alex Sandro aumenta la probabilità di vedere presto di nuovo in campo il francese, che potrà riscattarsi - anche se, come anticipato, il resto della stagione era stato più che passabile, specialmente da interno a tre.
Per questioni di lista, i bianconeri non si possono permettere un acquisto senza uscite (al momento, con l'innesto di Rincon, la lista per la A è al completo e in Champions ci sarà un'esclusione importante) e, posto che Hernanes farà spazio a Witsel, se volessero aggiungere un altro uomo per presidiare le fasce sembra logico che sarà uno degli attuali quattro a lasciargli il posto. Non di certo Alex Sandro, peraltro prossimo al rinnovo per respingere le concorrenti; non di certo Dani Alves, appena arrivato e tra l'altro anche infortunato; non Evra, uno dei leader dello spogliatoio e per questo intoccabile. Per esclusione il dito finisce per puntarsi verso Lichtsteiner, già vicino all'addio in estate, poi rimandato probabilmente per mancanza di sostituti.
Lo svizzero potrebbe avere un buon mercato, anche se la Juve non potrebbe permettersi di sparare alto per un giocatore in scadenza 2017, dunque per un eventuale rimpiazzo la dirigenza dovrebbe ricorrere al portafoglio cercando di chiudere qualche prestito con diritto di riscatto, anche se i profili abbordabili sono piuttosto pochi (Ivanovic e Darmian i migliori sulla piazza per caratteristiche, costo, situazione contrattuale e spazio in squadra) e tutti da elaborare.
La sensazione è che un cambio sia prossimo, ma altrettanto che i bianconeri non vogliano perdere l'ex Lazio e Lille a zero: per questo a febbraio, dovesse il rapporto continuare, Marotta potrebbe proporgli il prolungamento di un anno, per poi cercare di monetizzare in estate nel caso non dovesse convincere. Il contratto sarebbe anche una sorta di attestato di fiducia, quella fiducia che al numero 26 sembra essere mancata nelle ultime settimane.
Attualmente, con Dani Alves out fino a marzo, i bianconeri si ritrovano con poche alternative naturali all'elvetico: Cuadrado basso a quattro è una mossa accettabile solo contro le squadre chiusissime, Sturaro e Rincon due esperimenti intriganti (soprattutto il primo), Barzagli è invece quello più adatto avendo già interpretato quel ruolo sotto traccia in numerose circostanze, specialmente quando i bianconeri si sono schierati col 3-5-2. Una prima linea di risposte si avrà probabilmente nel match di Coppa Italia con l'Atalanta, quando Allegri potrebbe giocarsi la carta turnover. Da lì tutto scorrerà di conseguenza, anche il mercato.