Il Novara conclude al meglio il proprio 2016, vincendo in casa e contro un Carpi che forse avrebbe meritato quantomeno il pari. Sotto a causa di un preciso diagonale di Kevin Lasagna, i ragazzi di Boscaglia si riassettano, riuscendo a pareggiare grazie ad un gioiello su punizione di Galabinov. Sulle ali dell'entusiasmo, un secondo tiro da fermo, questa volta di Sansone, porta i novaresi in vantaggio, risultato conservato fino al novantesimo nonostante i tentativi del Carpi. Piemontesi che, dunque, salgono a quota ventotto e si portano a -1 dai playoffs, con i romagnoli fermi ancora a trentadue.

Padroni di casa che scendono in campo riconfermando il 3-5-2: davanti a Benedettini, terzetto difensivo composto da Troest, Mantovani e Scognamiglio. Sull'out del campo, incaricati di svolgere al meglio il ruolo di fluidificanti, lanciati dal 1' Dickmann e Calderoni, con Viola al centro del rettangolo di gioco. Ai suoi lati, pronti ad inserirsi, Faragò e Casarini, che da mezzale proveranno ad aiutare in manovra offensiva il tandem composto da Sansone e Galabinov. Solito 4-4-1-1, invece, per gli ospiti, che piazzano Lollo dietro a Lasagna. Ancora Belec in porta, protetto dai centrali Romagnoli e Gagliolo. Sulle fasce di difesa, Struna e Letizia, scelti da Castori dietro ai centrocampisti di fasci Crimi e Di Gaudio. Al centro, senza troppe sorprese, Mbaye e Bifulco, reduce da un ottimo momento di forma. 

Match aggressivo da parte del Carpi che, dopo i primi sei minuti senza squilli, si mette in evidenza con Lasagna, al 7' autore di un velenoso tiro che quasi sorprende Benedettini, bravo comunque a sventare il missile carpigiano. Due minuti dopo, invece, un errore in disimpegno di Sansone consente a Struna di rubar palla e di tirare in porta, con una conclusione velleitaria e poco pericolosa. La disposizione tattica del Novara, favorisce dunque i ragazzi di Castori, che riescono facilmente ad aggredire ed imbrigliare i rispettivi avversari. Tale atteggiamento mentale porta i Falconi a sfiorare doppiamente la rete al minuto numero ventidue: prima ci prova Struna sugli sviluppi di un calcio di punizione, poi è Di Gaudio a mettere a lato il tap-in generatosi dal tiro del compagno respinto da Bandettini. Poco male, comunque, per gli ospiti, che appena sessanta secondi dopo riescono finalmente a marcare il tabellino grazie al solito Kevin Lasagna, bravissimo a calciare in diagonale eludendo l'uscita dell'incolpevole portiere novarese.

Molto precisa, nell'occasione, l'idea di Di Gaudio, che pesca in profondità il compagno mettendolo di fatto solo contro l'estremo difensore di casa. Come destati da un sonno durato circa mezz'ora, la marcatura subita anima il Novara, che praticamente alla prima occasione riesce a sfondare l'ordinato muro carpigiano. Autore della rete valevole l'1-1, Galabinov, che dai trenta metri lascia partire da punizione una conclusione perfetta ed imparabile per Belec. I calci da punizione sono dunque una vera manna dal cielo, soprattutto se si considera la precisione dei cecchini dei padroni di casa, che grazie al secondo calcio piazzato ribaltano il risultato, quando cioè è Sansone a battere ancora Belec dai trenta metri ed al minuto numero trentatre. L'emozionante primo tempo si chiude di fatto al 37', con Bifulco bravo ad agganciare un cross di Di Gaudio ma poco preciso al momento di concludere. 

Secondo tempo che comincia con il Carpi in avanti, deciso a pareggiare i conti prima del complicarsi della situazione. Al 52' ci prova ancora Lasagna, imbeccato da Lollo e bravo a superare Lollo. L'attaccante carpigiano, però, si fa ipnotizzare da Benedettini, che riesce a respingere al limite dell'area di rigore. Il tentativo ospite è però poco rispetto alla prima frazione, tentativo isolato in un insieme di minuti molto tattici e spesso frazionati da alcuni falli in mezzo al rettangolo di gioco. Al minuto numero sessantasei altra bella apertura di Lollo, Dickmann è però attento. Il Novara, dal canto proprio, non accenna invece a scuotersi, limitandosi ad un atteggiamento difensivo e lanciando nella mischia Chicco Macheda, vecchia conoscenza del nostro calcio divenuto nel giro di pochi mesi meteora azzurra.

Con l'ingresso di Kupisz, inoltre, i padroni di casa acquistano maggiore equilibrio offensivo, riuscendo spesso a sporgersi in avanti senza rischiare dolorosi buchi dietro. Protagonista assoluto di questo momento è proprio numero venti, spesso pungente durante le sue sortite offensive. All'89', dopo un lunghissimo periodo senza squilli, cross teso di Lollo dall'out mancino, con il pallone che supera l'area senza alcuna decisa deviazione da parte di un giocatore carpigano. Il lob preciso ma inconcludente segna la fine anticipata della gara, che si conclude senza altri squilli e dopo ben quattro minuti di recupero. Ai punti, forse, il Carpi avrebbe meritato qualcosa di più, anche se le controffensive dei Falconi non si sono affatto ripetute in maniera eccessivamente costante e pericolosa. Migliore in campo per i padroni di casa, Benedettini. Per gli ospiti in evidenza Lollo.