Si sarà divertito Giancarlo Antognoni a vedere all'opera dal vivo Federico Bernardeschi con la maglia della Fiorentina contro il Napoli di Sarri. Il più grande numero 10 della storia viola ha potuto ammirare una prestazione da ricordare del ragazzo che oggi porta la sua stessa maglia e pure la fascia da capitano al braccio, in assenza di giocatori più esperti come Gonzalo Rodriguez o Borja Valero.

Una responsabilità che non ha frenato il talento di Bernardeschi che Antognoni, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, descrive in questo modo: "Il gol che ha segnato contro il Napoli mi ha ricordato quello che realizzai io con la maglia della Nazionale contro la Grecia, nel dicembre del 1980. Uno strappo in verticale e una fucilata da fuori. Di diverso c’è solo il piede. Lui è tutto sinistro, io “picchiavo” con il destro. Federico è un dieci e mezzo. Ha la potenza e la precisione di tiro di Robben. Ma può funzionare anche da trequartista, partendo da una posizione più centrale. E’ stato bello vederlo con la fascia di capitano contro la Lazio. Un altro grande numero 10 nella storia della Fiorentina. Federico e Chiesa sono stati fantastici contro il Napoli." Paragone importante quello con l'esterno del Bayern Monaco, ma Bernardeschi si sta guadagnando tutto con le prestazioni sul campo.

Lo stesso percorso che sta provando a seguire un altro ragazzo come Chiesa, di cui Antognoni parla così: "Mi ricorda un po’ Causio. Potenza, dribbling, piedi delicati. Ed è giovanissimo. Sousa è stato bravo a scoprirlo e a dargli spazio. Non tutti gli allenatori hanno questo coraggio." In chiusura c'è spazio per parlare di quello che deve essere l'obiettivo della Fiorentina di Paulo Sousa per questa stagione: "Il sesto posto. E andare più avanti possibile in Coppa Italia e in Europa League. Sarebbe bello anche vincere qualcosa con la Primavera. Obiettivi personali? Ho sfiorato lo scudetto da calciatore, forse lo potevo vincere da dirigente se Batistuta non si fosse infortunato nel momento chiave del torneo. Ora riparto con grande entusiasmo, ma non parliamo di scudetto. Sarebbe già bellissimo vincere una Coppa. Sarebbe il primo titolo della gestione Della Valle."