Finisce in parità il big match tra Carpi e Verona, con l’Hellas che vede così ufficialmente svanito il gap dalla seconda della classe. Sotto a causa di una rete di Lasagna, i ragazzi di Pecchia agguantano il pari grazie a Pazzini, non riuscendo nella ripresa a rimontare nonostante le numerose chance. L’anno nuovo, dunque, si prospetta più difficile del previsto e con un Frosinone pronto al sorpasso.

Padroni di casa che scendono in campo adottando il consueto 4-4-1-1: davanti a Belec, confermata la linea a quattro composta da Struna, Gagliolo, Romagnoli e Letizia. In mediana, Lollo e Mbaye, mentre sono Crimi e Di Gaudio gli esterni incaricati di servire Kevin Lasagna. Di nuovo titolare dal 1', inoltre, Concas. Confermato, invece, il 4-3-3 degli ospiti, che scelgono Caracciolo e Bianchetti a protezione del portiere Nicolas. Pisano e Souprayen i terzini, incaricati di sovrapporsi agli esterni d'attacco Romulo e Siligardi. Nella zona centrale del campo, Fossati fulcro del gioco, con Zaccagni e Bessa ai lati in qualità di mezzale. 

Sfida inizialmente molto combattuta, come previsto, con Hellas e Carpi pronte a studiarsi prima di offendere. L'atteggiamento attendista degli ospiti, favorisce però i Falconi, meglio abituati a colpire con ripercussioni puntuali e veloci. Autore del gol capace di sbloccare la gara, Lasagna, abilissimo a depositare in rete eludendo l'uscita del portiere veronese. La rete segnata anima il Carpi, che comincia a palleggiare insabbiando la manovra, tendenza comune agli uomini di Castori. Al 17' in evidenza Di Gaudio, il cui tiro mancino non trova di pochissimo la porta difesa da Nicolas. Dopo una ventina di minuti senza squilli, si mette finalmente in evidenza il Verona, che al 25’ potrebbe passare in vantaggio se il colpo di testa di Siligardi non fosse poco preciso. Scaldandosi, l’esterno ospite comincia a mettersi in luce, sfiorando nuovamente la rete al minuto numero trentadue, quando tenta cioè un diagonale che accarezza il palo della porta protetta da Belec.

E’ però un lampo isolato, per gli Scaligeri, che mancano del consueto palleggio verticale, pronto a tagliare in due le difese avversarie. Dal canto suo, il Carpi non cambia invece il proprio spartito, controllando la gara e sfiorando ancora il 2-0 al 39’, con Di Gaudio che conclude senza preoccupare Nicolas. Come spesso capita, le varie occasioni mancate vengono massimamente scontate dal collettivo che le crea e le spreca, con il Verona dunque prontissimo a colpire sfruttando il primo guizzo disponibile. Marca il tabellino, il Pazzo Pazzini, che si conferma cecchino implacabile battendo Belec con un piattone, capitalizzando al 48’ un preciso suggerimento propostogli da Souprayen.

Secondo tempo che comincia uguale al primo, seguendo cioè una fase di studio e di calma piatta, con un gioco maggiormente tattico e meno volto alle rapidi verticalizzazioni. L’obbligo di fare punti, unita alla necessità di uscire dallo stallo, spinge Pecchia a mutare il proprio assetto tattico, lanciando Luppi e richiamando uno spento Bessa. Ed è proprio il numero dieci ad avere una grande occasione, al 68’: durante una proiezione offensiva, infatti, il giocatore ex Modena non riesce a ribadire in rete, per un soffio, un cross dalla fascia che attraversa tutta l’area.

Due minuti dopo, invece, ci prova Crimi, senza preoccupare però Nicolas. Nella fase finale di gara, salgono gli Scaligeri, ancora vicini alla rete con Romulo, che al minuto numero settantatre tenta di testa, imbeccato da Luppi, trovando la decisa risposta di Belec. Nonostante la guizzante gara dell’ex Modena, il Verona non riesce a portarsi in avanti, mancando di pochissimo la rete all’92’, quando è Romulo a non trovare da due passi la porta. Succede poco altro, con Carpi e Verona che si dividono la posta in palio. Migliore in campo per i padroni di casa, Di Gaudio. Per gli ospiti in evidenza Romulo.