Domani alle 17.30 (ora italiana) si affronteranno a Doha Juventus e Milan per la finale di Supercoppa Italiana 2016. Il tecnico rossonero, Vincenzo Montella, è da poco intervenuto nella conferenza stampa della vigilia. Andiamo a sentire le sue parole.
Le polemiche dei giorni scorsi, con la mancata partenza della squadra, sono ormai un ricordo: "Se entrambe le squadre avevano scelto di partire il 20 e non il 21 era la cosa giusta partire il 20. Non è dipeso da nessuno, ma l'organizzazione prevedeva di partire per entrambi il 20. Non ci sentiamo deresponsabilizzati, non penso".
In palio il primo trofeo della stagione, di fronte ci sarà la Juventus, già battuta in campionato: "Rispetto ad ottobre, credo siano cresciute e più forti entrambe le squadre, sarà una partita più forte di livello. E' una squadra costruita per primeggiare, detto questo noi dobbiamo mettere in campo ogni tipo di energia e acume tattico. Bisogna interpretare bene i momenti e dobbiamo giocare con grande spirito, come stiamo facendo vedere. Stiamo crescendo da questo punto di vista. Se difenderanno a 3 o a 4? Hanno questa possibilità, mi aspetto una squadra che possa cambiare anche a partita in corso".
Sul momento dei rossoneri e sulle aspettative: "Io sono arrivato qualche mese fa, il Milan arrivava da qualche risultato non all'altezza delle aspettative rispetto anche alla storia, quindi anche in collaborazione con la società stiamo creando qualcosa non solo per il presente ma anche per il futuro. Stiamo crescendo negli ultimi mesi. Dobbiamo migliorare le nostre conoscenze di allenamento in allenamento. E' una partita secca, conta più di altre partite il risultato rispetto alla prestazione. Il nostro obiettivo deve essere quello di crescere come gruppo continuamente".
Sulla Supercoppa giocata all'estero e sull'accoglienza in Qatar: "Una bella opportunità farsi conoscere all'estero e conoscere l'estero. Mi fa piacere essere qua oggi. Rispetto a quanto detto il dottor Galliani c'è curiosità. Non sono assolutamente favorevole, non conosco la fattibilità ma non c'è nulla di male a giocare una partita all'estero. L'ho detto prima, sono contento di essere qua. Nel mondo arabo si parla molto del campionato italiano. E' un evento importante, ci sono le strutture per poter svolgere questo evento nel migliore dei modi. Ci auguriamo che possa essere un bello spettacolo da offrire al mondo arabo e non solo".
Domani vedremo un Milan "difensivista"? "Non mi sembra- ha affermato Montella- Questo non me l'aveva mai detto nessuno. Tutte le squadre vincenti sono quelle che tengono l'equilibrio. Riuscire a compattarsi, in ogni zona di campo, è un valore aggiunto. Lo fa anche la Juventus molto bene".
In chiusura, quella di domani sarà la partita più importante di Vincenzo Montella da quando allena? "Sono quesiti che non mi pongo, in questo momento è sicuramente la partita più importante (ride, ndr). Il passato tendo a dimenticarlo anche per carattere" e se può essere l'ultimo trofeo dell'era Berlusconi: "Questi ragazzi ci sono arrivati per merito loro. C'è la possibilità di regalare ancora un trofeo a Berlusconi che molto spesso ci trasmette la sua voglia di vincere ancora".