Borja Valero è uno dei simboli delle ultime stagioni della Fiorentina. Il suo ruolo e la sua importanza negli equilibri viola non sono in discussione, anche se il suo 2016 potrebbe essere già finito sul campo, visto che il problema alla caviglia rimediato in Europa League ancora non è stato assorbito completamente.
In attesa di capire se sarà in campo contro il Napoli, lo spagnolo ha parlato alla Gazzetta dello Sport della scelta di non valutare nemmeno la proposta della Roma per lui la scorsa estate: "Roma? Non so se il treno sia mai passato davvero questa estate e in ogni caso non ho voluto ascoltare, perché ho avuto la fortuna di poter scegliere. Vincere mi interessa ancora, però so bene che è molto difficile battere società più ricche, anche se ci voglio sempre provare. A cominciare dal Napoli, anche se non sarà facile con campioni come Callejon e Martens." Questa Fiorentina, invece, deve puntare ad un posto in Europa: "La Juve vince sempre e ha comprato anche i due giocatori più forti di Napoli e Roma, ma spero in un torneo equilibrato. Le inseguitrici se la possono giocare."
Borja è un po' un giramondo avendo giocato in Premier, Liga e Serie A, tre campionati diversi fra loro: "Il tifo in Inghilterra è meraviglioso. Quando giocavo nel West Bromwich e retrocedemmo, alla fine dell’ultima partita vollero che facessimo il giro di campo per applaudirci. Qui o in Spagna non sarebbe mai successo. Insomma, ci vorrebbe un mix, perché in Liga il calcio è più elegante, mentre in Serie A c’è più tattica." Italia e Spagna sono nello stesso girone per Russia 2018 e lo spagnolo parla così del nuovo gruppo di Ventura: "Se l'Italia può battere la Spagna? Certo, il calcio non è matematica. Nello scontro diretto tutto può succedere, come è accaduto all’Europeo. Azzurri da Spagna? Credo che Buffon, Barzagli, Bonucci potrebbero trovare spazio di sicuro. E poi c’è Verratti: io impazzisco per lui. Mi somiglia?Magari gli somigliassi. Lui è più istintivo, ha lo stile di Iniesta e Silva."