Se il Milan è ritornato a volteggiare tra le zone alte della classifica, lo deve innanzitutto a Vincenzo Montella e alla sua straordinaria capacità di insegnare calcio e di rendere ogni suo singolo calciatore parte importante del gruppo. Al tecnico campano va sicuramente riconosciuta la bravura e la pazienza con la quale è riuscito ad inserire giovani come Calabria e Locatelli, e a far rimanere con i piedi per terra Donnarumma, portierone rossonero che è da tempo sulla lista della spesa di numerosi top club europei. L'estremo difensore è da qualche anno un punto di riferimento per la retroguardia milanista, un reparto che sta finalmente trovando la giusta quadratura.

Chi sono gli interpreti? Romagnoli è sicuramente il leader, ma spesso vengono messi in secondo piano i rendimenti di Abate Paletta, oggetti che negli anni passati erano stati presi di mira dai tifosi per via di uno scarso rendimento. Le cose sono cambiate: Abate ricopre il ruolo di capitano, e la fascia destra è ormai di sua proprietà grazie agli ottimi risultati fin'ora ottenuti. Per l'italo-argentino si tratta di una sorta di rivincita nei confronti di società e tifosi. Arriva dal Parma nella finistra di mercato del gennaio 2015, firmando un contratto fino al 2018. Questa transazione suscita rabbia e delusione nei confronti dei tifosi che si aspettavano un nome diferso per rinforzarsi. In effetti i risultati sono alquanto deludenti, e ad agosto viene girato in prestito gratuito all'Atalanta. A Bergamo è una garanzia per Reja, gioca la maggior parte delle partite da titolare e ritorna al Milan in punta di piedi, in attesa di scoprire se rientrerà o meno nei piani del successore di Mihajlovic. Vista la difficile situazione economica della società, Montella dichiara Paletta incedibile, e lo affianca a Romagnoli già dalle prime uscite stagionali. I risultati? Ottimi e inaspettati. Il classe '86 è diventato uno dei migliori difensori del campionato e a testimoniarlo è lo straordinario rendimento. 

Storie di calcio e rivincite personali nei confronti degli scettici. Il Milan non è più una sorpresa, è tornato. Magari non avrà a disposizione i campioni di qualche anno fa, ma è una squadra vera che ha ritrovato serenità e stabilità. Un regalo a Montella per questa genialata? Galliani ha ribadito che a gennaio si faranno poche operazioni, ma non è detta l'ultima parola.