Grandi rivali in campo, ma amici in società. Quello che lega Juventus e Roma è un rapporto abbastanza particolare, fatto di rivalità tra tifosi, ma amicizia tra i dirigenti delle squadre. A testimonianza di ciò ci sono i tanti giocatori che hanno militato in entrambe le squadre e che molte volte si sono trasferiti proprio da una società all'altra.
Torino - Roma
Il primo a fare questo viaggo è il Gigante Buono bianconero, John Charles. L'attaccante gallese approdò alla Juventus nel 1957, andandosene nel 1962 dopo 150 presenze e 93 reti all'attivo, mentre in giallorosso arrivò sempre nel '62, ma dopo aver fatto un brevessima esperienza al Leeds United. Nella capitale, Charles, giocò poco, solo dieci partite, ma riuscì comunque a segnare quattro gol. Un altro celebre passaggio dalla Juventus alla Roma è quello di Zibi Boniek. L'attuale presidente della federcalcio polacca ha giocato per tre anni nella Juventus vincendo cinque titoli, ma nel 1985 decide di passare alla Roma con queste motivazioni: "il ciclo della Juve di Platini era finito. Sono andato a Roma col sorriso sulle labbra e mi sono innamorato di questa città". Il tradimento e tutte le esternazioni fatte dal Bello di notte contro la squadra bianconera hanno incrinato forse per sempre i suoi rapporti con la tifoseria juventina che, quando gli fu assegnata una delle stelle presenti allo Stadium, hanno fatto una petizione, terminata con successo, per rimuoverla. Un altro giocatore ad aver fatto questo viaggio è Thomas Häßler. Il tedesco ha giocato solo un anno tra le fila dei bianconeri per poi passare alla Roma nell'estate 91. I colori giallorossi li ha indossati per tre anni con 88 gettoni ed 11 marcature.
Roma - Torino
Questo è decisamente il treno che ha visto più passeggeri accomodarsi sui propri sedili. Uno dei primi ad aver compiuto questa tratta è certamente Fabio Capello, l'unico ad averla fatta sia da giocatore che da allenatore. Il friuliano passò da giocatore alla Juventus nel 1970 insieme a Landini e Spinosi, vincendo 4 scudetti e 2 Coppa Italia, ma il tradimento più grande lo compii nel 2004 quando scappò da Roma con la sua Mazda e diventò l'allenatore bianconero dopo aver giurato che non sarebbe mai andato alla Juventus. Ma non solo, quando il tecnico andò a Torino si portò dietro anche un pezzo pregiatissimo del centrocampo giallorosso: Emerson. Il caso del brasiliano fu uno dei più discussi di quella estate: il presidente Sensi voleva cederlo solo all'estero ma il Puma puntò i piedi per raggiungere Capello a Torino. Come sempre vinse il calciatore che si unì ai nuovi compagni bianconeri dopo il pagamento di 14 milioni ed il cartellino di Matteo Brighi. In epoca recente c'è il passaggio di Mirko Vucinic per 15 milioni di euro. Il montenegrino abbandonò Roma tra le polemiche, molti tifosi non gli perdonarono il tradimento, ma Vucinic non ne ha risentito diventando una delle colonne della Juve di Antonio Conte. L'ultimo passeggero del treno Roma-Torino è Miralem Pjanic. La vicenda del Pianista bosniaco è nota a tutti e domani sera incontrerà per la prima volta da avversario la Roma.