Paulo Sousa non ha mancato di punzecchiare Federico Bernardeschi in questa prima parte di stagione. Il portoghese aveva parlato del classe '94 come di un giocatore poco sereno che aveva bisogno di mettere ordine nella sua testa per tornare ad essere decisivo in campo. La strada sembra essere quella giusta adesso perchè nelle ultime settimane il numero 10 della Fiorentina è tornato a giocare su livelli più vicini al talento che in molti ormai gli riconoscono.
Bernardeschi ha parlato a Radio Bruno di tanti argomenti, iniziando con una spiegazione sulla prima parte di campionato dei viola: "Non siamo partiti piano. Penso sia stato più il fatto che in molti siamo rientrati dalle rispettive Nazionali. Quando un giocatore si è impegnato anche l'estate per le Nazionali, è normale che quando rientra non è al 100%, e questo è valso anche per me. Le panchine da un certo punto di vista fanno bene: ti fanno riflettere e capire che devi lavorare ancora meglio." Lavorare per raggiungere un doppio sogno: "Portare la 10 e la fascia sarebbe una bella emozione." Intanto però sono stati persi alcuni punti importanti per strada, come conferma Bernardeschi: "Quella peggiore è stata con l'Inter: abbiamo dimostrato di essere in grado di dominarli. Se non ci fossero stati quei dieci minuti... anche se penso che siamo stati sfortunati. Ci sono piccoli dettagli che non si vedono, ma cambiano le cose."
Il classe '94 si sofferma anche sul rapporto con Paulo Sousa: "Credo che il rapporto che abbiamo instaurato, umanamente, andrà al di là di ogni colore. Ci sono state volte in cui non ci siamo trovati d'accordo, ma da professionisti abbiamo sempre lavorato e non è mai mancato rispetto o stima." In Nazionale, invece, ora c'è Ventura, un tecnico in grado di esaltare diversi esterni offensivi nel corso della sua carriera e di far crescere bene diversi giovani talenti: "Ha un metodo differente da quello di Conte. Sono due pensieri diversi, ma come approccio credo che non si debbano discutere." Ultimo argomento l'Europa League. Bernardeschi non ha dubbi nè sulla gara migliore giocata in Europa nè sulle possibilità viola contro il Gladbach: "Partita con il PAOK la migliore? Sì, è piaciuta molto anche a me. Credo anche io sia stata la mia migliore. Borussia? Battibile. Siamo forti, ed andremo a giocarcela."