E' il 143esimo Derby della Mole va alla Juventus. Di nuovo. Ennesimo successo nella stracittadina per i bianconeri, che superano in rimonta la squadra di Sinisa Mihajlovic grazie agli acuti di Gonzalo Higuain. Una prestazione che ricalca quelle di una vecchia gloria come David Trezeguet, rapace silenzioso che colpisce alla prima occasione utile. Il vantaggio di Andrea Belotti, al 16', con un colpo di testa in area è pareggiato dall'argentino dieci minuti più tardi. Nel finale di gara, giocata d'autore con l'assist di Chiellini e la conclusione in girata che trafigge Hart. Nel recupero il sigillo di Pjanic che stabilisce l'1-3. Campioni d'Italia momentaneamente a +7 su Roma e Milan (che giocano domani sera).

La rete di Higuain | Foto: @khaledalnouss1
La rete di Higuain | Foto: @khaledalnouss1

Le scelte di formazione

Sinisa Mihajlovic non stravolge le previsioni fatte alla vigilia della gara, dà piena fiducia al tridente d'attacco composto da Iago Falque, Belotti e Ljajic, lasciando inizialmente in panchina lo scalpitante Boye. Nonostante qualche sintomo influenzale accusato in settimana, Benassi parte dal 1' in mezzeria, supportando la regia di Valdifiori assieme a Baselli. Davanti a Joe Hart, nuova chance per la sorpresa Barreca a sinistra, Zappacosta in corsia opposta con la coppia centrale formata da Rossettini e l'ex Roma Leandro Castan.

(4-3-3) Hart; Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca; Benassi, Valdifiori, Baselli; Iago Falque, Belotti, Ljajic.

Qualche problema fisico alla vigilia per Miralem Pjanic, Allegri rinuncia al trequartista per far spazio ad un più ampio 4-3-3. Il jolly Cuadrado ricopre le mansioni di esterno alto nel tridente con Higuain centrale e Mandzukic defilato a sinistra. Confermato Sturaro nel pacchetto di centrocampo con Marchisio play basso e Khedira intermedio di destra. Nella linea a quattro riproposta nuovamente dopo la vittoria sull'Atalanta, Lichtsteiner è il custode della corsia destra. Rugani, che vive un momento d'oro con due reti nelle ultime due, al centro della difesa con il rientrante Chiellini.

(4-3-3) Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Marchisio, Sturaro; Cuadrado, Higuain, Mandzukic.

Khedira in azione | Foto: @FIFA
Khedira in azione | Foto: @FIFA

La cronaca del match

Primo tempo

Atmosfera che si surriscalda via via, sotto un cielo, quello del capoluogo piemontese, coperto dal grigiore delle nuvole. I fumogeni che inondano la curva granata, la concentrazione nei volti degli attesi protagonisti negli attimi che precedono il fischio di Rocchi. Poi, mano al fischietto e si parte. Il 143° derby della Mole è battezzato dal tocco dei padroni di casa, che attaccano da sinistra verso destra. Spazi strettissimi, asfissianti in avvio, pressing altissimo della squadra di Mihajlovic. Un minuto sul cronometro, Valdifiori pone rimedio all'assenza di varchi tentando una conclusione dalla lunga distanza: alto sulla traversa.

Un derby, spesso, si gioca sui dettagli e gli errori della controparte. Al 5', Mandzukic riceve un lungo-linea sulla destra eludendo la scivolata avventata di Castan. Corre il croato trascinandosi fino all'out, il suo cross per il rimorchio di Higuain è intercettato all'ultimo. Pochi istanti, ancora il difensore brasiliano è protagonista in negativo con un altro tackle a vuoto che concede libertà in area a Mandzukic. Suggerimento dentro per la presenza di Sturaro, pochi centimetri separano il 27 dal vantaggio. Incredibile il centravanti croato che intraprende un duello personale con Hart alla ricerca del quinto goal nelle ultime sette di campionato. Al 10', si avvita in torsione sul cross di Cuadrado schiacciando troppo la sfera. Pochi istanti dopo, fa valere l'istinto deviando il semi-tiro di Khedira: i riflessi da felino di Hart negano la gioia.

La Juventus macina il gioco sulle fasce, sembra mettere alle corde il Toro ma quest'ultimo passa avanti al 16'. Percussione granata sulla destra con la sovrapposizione di Baselli, l'azzurro ex Atalanta regala un assist morbido consistenza pandoro che Andrea Belotti può soltanto buttarsi, anticipare Lichtsteiner e incrociare sul palo lungo dove Buffon non può nulla. Blindato con la clausola da 100 milioni, il Gallo timbra ancora nel derby dopo la rete nell'1-4 dell'Aprile scorso che aveva spezzato la striscia di minuti d'imbattibilità del numero uno bianconero. E' la 12esima rete in questa Serie A, soltanto una in meno di Dzeko e Icardi.

Reazione delle zebre che non si fa attendere, anche perchè i padroni del campo, nel confronto animalesco, erano proprio i campioni d'Italia. Higuain si fa vedere al 18', che gestisce un pallone al limite dell'area e prova a piazzare in buca d'angolo: para senza affanni Hart. Al sesto pallone toccato da Higuain al 28', pareggia la Juventus. I ragazzi di Max Allegri sono bravi ad intercettare un pallone orizzontale in mezzo al campo con Cuadrado. Il colombiano lancia profondo per Mandzukic, alle spalle s'inserisce velocemente il Pipita che, servito, sfida il portiere inglese all'uscita purgandolo con una conclusione schiacciata a terra.

Nel finale di tempo, effettivamente, si gioca poco a causa di ripetuti scontri di gioco che portano alle prime ammonizioni della gara. E' ancora la Juve a comandare alla voce pericolosità con diverse azioni dagli esterni non sfociate in chances nitide ma indice di come i bianconeri siano pienamente in partita.

La gioia bianconera | Foto: @khaledalnouss1
La gioia bianconera | Foto: @khaledalnouss1

Secondo tempo

Ad inizio ripresa non ci sono cambi, si ricomincia dai 22 scesi in campo dal 1'. Sono ancora gli ospiti a spingere in avanti nei primi istanti, con l'inserimento a fari spenti di Khedira - già a segno l'anno scorso - che non si traduce nella rete del sorpasso: il suo colpo di testa è decisamente fuori misura. La grande chance del secondo tempo è di marca granata al 59'. Alex Sandro, ingenuamente, non segue il taglio di Zappacosta in area di rigore lasciandogli campo libero: cross basso verso il dischetto per il solissimo Benassi che calcia ma trova un muro di maglie che ribattono.

La sostituzione che esegue Allegri è quella di Lemina per Sturaro, sperando che il francese dia maggior qualità alla mediana bianconera. A spegnere i buoni propositi ci stava pensando Chiellini, con un pallone killer intercettato dai granata in mezzo al campo. Un 3vs2 giocato abbastanza male con un Belotti disperato e con il numero 3 che ha potuto rimontare in scivolata l'erroraccio. La seconda mossa di Allegri si chiama Paulo Dybala, entrato per Mandzukic a venti dal termine. Il croato non la prende benissimo, scalciando una bottiglietta a bordo campo.

Ottima azione in verticale al 74', con Marchisio che serve Lemina. Il numero 18 resiste alla carica e si gira correndo verso la porta: il tiro è sballato mentre Higuain reclamava a gran voce il passaggio. Negli ultimi dieci minuti, triplo cambio per Mihajlovic che butta nella mischia Boye, Martinez ed Acquah. Allegri si affida a Pjanic schierando il classico trequartista alle spalle di Higuain e Dybala. Ciò premia il tecnico toscano che trova il sorpasso vincente un giro di lancette dopo. E' ancora Gonzalo Higuain a decidere.

Cross dalla sinistra per l'argentino, in mezzo a tre uomini Higuain controlla addomesticando un pallone selvaggio, aspetta il movimento di Barreca e conclude incrociando un rasoterra micidiale. E' l'1-2, è delirio bianconero. Nel secondo dei quattro minuti di recupero, arriva anche il sigillo di Miralem Pjanic che sfrutta un flipper in area e piazza il colpo definitivo che stende il Toro. Juventus a +7, Torino è ancora bianconera!