In attesa di scoprire quale sarà l'ostacolo prossimo da dover scavalcare sul suolo europeo, la Juventus torna pienamente immersa nelle vicende di casa. Il girone d'andata di questa Serie A è ormai agli sgoccioli, con un paio di partite ancora prima della sosta natalizia e prima della finale di Supercoppa contro il Milan. Una di queste ha un sapore speciale, una rivalità aspra e forte che serpeggia tra le vie antistanti la Mole e sprigiona la massima espressione nell'Olimpico. E' Torino-Juventus, il derby che incendia la domenica della 16^ giornata.
I bianconeri hanno raggiunto il primo obiettivo stagionale, centrando la qualificazione agli ottavi di Champions League da primi della classe. Nonostante qualche difficoltà in termini di gioco proposto, i campioni d'Italia hanno avuto la meglio sul Siviglia chiudendo a +3 sugli andalusi secondi. Nella sfida interna di mercoledì contro la Dinamo Zagabria, le seconde linee proposte da Allegri hanno regalato riposo a diversi titolari come Khedira, Buffon, Alex Sandro e Chiellini. Importante aver ritrovato i goal di Higuain, lui ha sbloccato il match con una sassata ad inizio ripresa mentre Rugani sta piacevolmente sorprendendo con un'altra rete di testa dopo quella contro l'Atalanta.
Archiviata dunque la parentesi Champions, la Juve si rituffa in campionato con l'obiettivo di incrementare le lunghezze di vantaggio dalle inseguitrici prima che ricomincino gli impegni internazionali. Si appresta ad essere una giornata di grande valore quella corrente, dato che sul piatto c'è un Roma-Milan (+4 su entrambe) tutto da vivere che potrebbe consentire già un allungo importante. Prima di guardare altrove, però, i bianconeri devono pensare a risolvere il proprio compito, tutt'altro che semplice. Per il derby contro il Toro, Allegri può contare nuovamente su Paulo Dybala, già in campo pochi minuti con i croati mercoledì.
Come ammesso da Allegri in conferenza, l'impiego della Joya dal 1' è ancora da valutare così come il modulo con quattro difensori. Questa ipotesi è comunque la più probabile, con Pjanic nuovamente proposto dietro le due punte. Problemi dell'ultima ora, però, tengono il pianista lontano dal campo. Il bosniaco non si è allenato e Cuadrado dovrebbe rimpiazzarlo in un 4-3-3 con Higuain e Mandzukic. Tornano nella formazione iniziale i big lasciati in panchina durante l'ultima gara del girone: Buffon si collocherà tra i pali, Chiellini in mezzo assieme a Rugani mentre Alex Sandro agirà sulla sinistra. Fresco e riposato anche Stephan Lichtsteiner, non incluso in lista UEFA e titolare della fascia destra dopo il grave infortunio patito da Dani Alves. Sturaro dovrebbe essere la mezzala alla sinistra di Marchisio.
(4-3-3) Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Marchisio, Sturaro; Cuadrado, Mandzukic, Higuain.
Il Torino vuole cancellare dalla testa l'1-4 subìto nell'ultimo derby disputato all'Olimpico e scrollarsi di dosso la sconfitta in casa della Sampdoria. Ripartire da una vittoria nel sentitissimo confronto contro la Juventus garantirebbe linfa vitale per far ripartire la macchina di Sinisa Mihajlovic. A sole tre lunghezze di distanza dal quarto posto di Napoli, Lazio ed Atalanta (28), i granata devono necessariamente affidarsi alla determinazione del proprio bomber Andrea Belotti, appena "blindato" con una clausola rescissoria di ben 100 milioni di euro valida soltanto all'estero.
Il tecnico serbo, al suo primo derby della Mole, vuole riportare il club di Urbano Cairo ad essere la prima squadra di Torino e, in conferenza, ha lanciato il grido di battaglia agli acerrimi nemici. L'assetto è quello classico, confermato anche contro i campioni d'Italia: 4-3-3 e forza che risiede soprattutto nel reparto offensivo grazie alla versatilità e l'imprevedibilità degli esterni e la fisicità e il fiuto del goal del centravanti. La ricostruzione è passata anche dal centrocampo, attraverso la fiducia riposta nella double-B, Benassi e Baselli, che con i loro inserimenti sono spesso fondamentali. L'acquisizione di Valdifiori ha permesso di avere un metronomo che dia ordine e tranquillità alla manovra mentre Hart ha donato esperienza e fiducia alla retroguardia, rimasta orfana di Maksimovic e Glik.
Nel modulo scelto da Miha, il tridente sarà composto da Iago Falque, Belotti e Ljajic, anche se il giovane Boye scalpita in panchina. In difesa, nella linea a quattro trovano spazio Rossettini e Leandro Castan tra i centrali mentre i due azzurri Zappacosta e Barreca dovrebbero partire dal 1' sulle corsie laterali. A centrocampo, l'allenatore ex Milan sta valutando ancora la posizione di Benassi, vittima di un attacco influenzale: qualora non ce la facesse, pronto Acquah al suo posto. Recuparti Bovo e Vives, in infermeria restano fermi i lungo degenti Molinaro e Obi.
(4-3-3) Hart; Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca; Benassi, Valdifiori, Baselli; Iago Falque, Belotti, Ljajic.