Di ritorno da Baku con biglietto di prima classe per i sedicesimi di Europa League, la Fiorentina di Paulo Sousa ora può concentrare le proprie mire interamente sulla rincorsa in campionato. La zona europea dista ancora qualche punto, ma il turno di campionato, favorevole alle inseguitrici di Roma e Milan, potrebbe concedere proprio ai gigliati la chance per accorciare il gap.
Di scena domani, dinanzi al pubblico amico del Franchi, la Viola si appresta ad ospitare il Sassuolo. I neroverdi, al contrario della Fiorentina, sono stati eliminati dalla competizione europea e, per via della nebbia apparsa a Reggio Emilia giovedì, hanno dovuto giocare il loro match venerdì ad ora di pranzo.
Nonostante le difficoltà logistiche derivanti da un ritardo di questo genere, Suosa non si fida del Sassuolo. La squadra di Eusebio Di Francesco infatti, è vista come una grande insidia dal portoghese: "Dovremo avere intensità mentale, quando caliamo paghiamo subito". - esordisce Sousa nell'insolita conferenza stampa della domenica - "Dobbiamo essere effettivi davanti alla porta e cercare di vincere. Sappiamo che per via delle nostre caratteristiche, per conquistare i tre punti dobbiamo creare molte occasioni da gol. Per questo mi aspetto una gara dura, il Sassuolo è fisico e organizzato, ma anche veloce e tecnico in attacco".
IL MATCH CON IL PALERMO:
Il discorso però, almeno in apertura si ricollega al match con il Palermo. Un incontro che, la Viola ha dominato per numero di occasioni, ma che ha rischiato di non vincere fino all'ultimo. Suosa non ci sta, e coglie l'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Ho letto molte cose, ma con il Palermo abbiamo creato più di 44 azioni da gol, tirando in porta oltre venti volte. Purtroppo solo sette volte abbiamo inquadrato la porta, ma abbiamo comunque segnato quattro reti (due di queste sono poi state annllate n.d.r). Al Palermo, - continua Sousa - abbiamo concesso pochissimo nonostante si dicesse che la nostra fosse una squadra con delle difficoltà difensive. Solo quattro tiri verso la porta".
Poi, si concentra sull'avversario di domani, il Sassuolo di Di Francesco: "Hanno qualità, principi e concetti di gioco. Di Francesco ha detto che preferisce affrontare squadre che giocano per vincere rispetto a formazioni che si difendono basse. Dovremo fare attenzione".
IL SORTEGGIO:
Per quel che riguarda il sorteggio di domani, Sousa non si fa problemi. Il primo posto nel girone dovrebbe garantire alla Fiorentina una pesca non proibitiva. Pericoli e trabocchetti però, sono sempre dietro l'angolo: "Siamo arrivati primi meritatamente nel nostro girone, lo scorso anno non fu così e trovammo subito il Tottenham. Speriamo questo ci lasci una tranquillità leggermente maggiore nel sorteggio di domani".
BORJA VALERO, KALINIC E GONZALO RODRIGUEZ:
Argomento caldissimo, probabilmente cardine della conferenza però, riguarda alcuni dei principali interpreti di questa Fiorentina. Kalinic ad esempio, non segna in casa dallo scorso 24 aprile. Sousa commenta così: "Noi abbiamo grandissima fiducia in Nikola, in allenamento ricreiamo le situazioni che poi ci aspettiamo accadano in gara. Sa finalizzare, ha segnato già molto, speriamo lo faccia anche domani".
Discorso diverso per Borja Valero, assente dall'ultimo allenamento a causa di una botta. Sousa stesso, conferma che la presenza del 20 con il Sassuolo è a forte rischio: "Borja Valero invece ha preso una botta forte, oggi non si è potuto allenare, speriamo domani possa farcela. Babacar invece, ha avuto un po di febbre ma si è allenato con il gruppo e ha fatto bene".
Alla domanda sul trend negativo seguito da Gonzalo Rodriguez nel corso di questa stagione, Sousa storce un po il naso, ricordando che sono tutti importanti per la Viola. Tanti, dunqe, gli elogi al Capitano: "Gonzalo è sempre professionale, da il massimo in ogni circostanza e cerca di fare del suo meglio per garantire la vittoria all Fiorentina".
I GIOVANI:
Un ultima battuta riguarda le posizioni di Chiesa e Bernardeschi. I due, sono sempre più nel progetto tecnico, ma Sousa non ne fa una questione di età: "Noi abbiamo bisogno di tutti e tutti ci devono aiutare. Ripeto, per me non esistono giovani, anziani o vecchi, ma solo giocatori che ci possono aiutare a vincere e che noi dobbiamo aiutare a migliorarsi".