I derby possono cambiare le storie di stagioni intere. Questa è una delle leggi del calcio, che tante volte abbiamo visto verificata nel derby di Torino. Basti guardare lo scorso anno: una Juventus da 12 punti nelle prime 10 giornate vinse al 93esimo la stracittadina e fu il primo successo di uno dei tanti che portarono ad una rimonta clamorosa, fino alla vittoria del campionato. E questo è solo uno dei tantissimi esempi di come questo match, nell'arco degli anni, abbia sempre significato qualcosa di più degli altri nel cervello dei calciatori, degli allenatori e dei tifosi. Ma anche per vincerlo, un derby, c'è bisogno di arrivarvi bene con la testa, per primo su tutti i contrasti e con la voglia di sopraffare l'avversario che deve essere degna, visto che nel match stesso si gioca, in soli 90 minuti, un campionato a parte.
Sempre rimanendo alla scorsa stagione, la gara di ritorno fu estremamente importante nella ripresa dei bianconeri dopo la bruciante eliminazione contro il Bayern Monaco; in quell'occasione, si fece male Paulo Dybala dopo 32 minuti, e una ironica coincidenza vuole che la Joya sia pronta a tornare dopo 45 giorni dall'ultima volta dall'inizio, con una maglia da titolare. In settimana l'argentino ha potuto testare, nel finale della gara contro la Dinamo Zagabria vinta per 2-0, la sua condizione: la sua voglia di gol ha condizionato tutta la squadra che nonostante la stanchezza ha immediatamente cambiato passo e ha cominciato a produrre occasioni, contro una difesa comunque tutt'altro che eccezionale.
Uno dei punti psicologici fondamentali del match potrebbe essere proprio il rientro del leader tecnico dei bianconeri in campo, che cambierebbe non solo il modo ma anche la voglia di giocare di Higuain, il quale col connazionale al suo fianco ha siglato 7 dei suoi 10 gol: sappiamo quanto sia importante per il Pipita uno stato mentale buono perchè possa rendere al massimo delle sue potenzialità. Per il resto, conosciamo cosa vuole la Signora: vincere, allungare sulle inseguitrici, avvicinarsi al titolo che sembra già segnato. Al netto di assenze, condizione fisica e qualsiasi altro alibi, come al solito non accettato.
Il Toro, invece, principalmente, subì il 4-0 in Coppa Italia nella scorsa stagione dopo il quale non riuscì mai più a riprendersi con la stessa grinta, con la stessa voglia, con lo stesso essere granata con cuore caldo e testa fredda. Vincere la stracittadina, per i torinesi, è fondamentale ai fini mentali: Mihajlovic sa motivare i suoi ed è perfettamente cosciente del fatto che una sconfitta potrebbe compromettere l'intera stagione così ben costruita sinora. Per vincere questa gara, contro i bianconeri che affronteranno sicuramente bene questo match, bisognerà superare i propri limiti: un'impresa difficile ma possibile, specie dopo i tanti errori commessi dai granata nel match contro la Sampdoria di domenica che hanno portato alla sconfitta e che, anche per questioni di classifica, non devono essere ripetuti. Il momento non è dei migliori, ma lo abbiamo detto, il confronto nel derby è a sè: il campionato che si giocherà in 90 minuti avrà solo un vincitore, perchè il pari, sicuramente, non verrà accettato dai padroni di casa (dell'occasione).