È un momento complicato per entrambi le compagini che si affronteranno lunedì alle ore 21.00 allo Stadio Friuli (Dacia Arena). Sia Udinese che Bologna stanno in questi giorni ricevendo delle critiche per i risultati raccolti, nonostante, per ora, la classifica di entrambe sia ancora soddisfacente.
L'Udinese si sta preparando alla sfida addirittura in ritiro. I risultati con l'arrivo di Delneri sono migliorati sensibilmente, tanto che ora la squadra ha otto punti di margine sul terz'ultimo posto. Quel che preoccupa è l'approccio alla partita dei giocatori, spesso con la testa altrove. Questo problema ha portato alla perdita di molti punti preziosi, non ultimi quelli che si sarebbero potuti raccogliere contro Napoli e Cagliari facendo un po' più di attenzione. Delneri sta lavorando alacremente per trovare nuove soluzioni, in attesa che il mercato di gennaio porti un paio di pedine almeno in difesa, settore che ha evidenziato le maggiori difficoltà. Intanto società, giocatori e tifosi hanno festeggiato (e festeggeranno) il centoventesimo anniversario della nascita dell'Udinese. Traguardo importante e che sta venendo onorato con tante iniziative. Poco prima della sfida con il Bologna, faranno una comparsata tante leggende del calcio friulano, come Di Natale, Bertotto, Branca, Causio e Galeone.
Gli emiliani se la passano leggermente meglio. Giovedì è arrivato il passaggio del turno in Coppa Italia, con una netta vittoria per quattro a zero. In campionato però la squadra ha conquistato una vittoria in quattro partite (il successo è arrivato nello scontro salvezza con il Palermo) e adesso il bottino è di sedici punti, un punto in più proprio dell'Udinese. Donadoni ha ricevuto buone risposte dalle seconde linee schierate in coppa e non è detto che l'ex tecnico del Parma non premi qualche riserva con un posto da titolare lunedì, a discapito degli elementi che hanno dato più segni di cedimento nelle ultime sconfitte. Lo schema sarà sempre il 4-3-3. In porta, davanti a Mirante, potrebbe essere riconfermato dal primo minuto Krafth, che giocherebbe insieme ad Oikonomou, Maietta (al posto dello squalificato Gastaldello) e Masina. A metà campo solito trio Dzemaili, Viviani e Taider, che dà il giusto mix di forza fisica e tecnica. Sempre pronta la giovane promessa Donsah, che è stata schierata contro il Verona. In attacco Donadoni deve decidere chi prenderà il posto di Verdi. Di Francesco è in odore di una maglia da titolare, ma attenzione anche a Mounier, che, dopo mesi di naftalina, è tornato in campo giovedì, mettendo in mostra tanta voglia di fare. Il mister si affida chiaramente alla verve di Destro, per tornare a conquistare una vittoria lontano dal Dall'Ara dopo tanto tempo.
Delneri ha invece molti dubbi di formazione. La rosa è quasi completamente a disposizione, sulla carta, ma la realtà è ben diversa. Il modulo non si tocca, ma ci sono tanti elementi che paiono essere ancora oggetti estranei al gioco. In difesa, piccoli problemi per Widmer, che però non dovrebbe essere in dubbio per la partita. Con lui rientrerà Felipe, mentre è mistero sui due elementi che completeranno il reparto. Danilo, che pare essere molto decocentrato, potrebbe essere escluso e anche Molla Wague non è così certo della sua posizione. Si tengono caldi Samir e Alì Adnan, con Faroni (provato a sinistra) ed Heurtaux più defilati. A metà campo il ruolo di Kums sta iniziando ad essere un problema. Il belga fa un grandissimo lavoro difensivo, ma così non può lanciarsi in avanti con la giusta continuità e questo ne limita molto l'efficacia e l'ambientamento. Imprescindibile Fofana, potrebbe essere dunque l'ora di Hallfredsson, in ballottaggio insieme a Badu e Jankto per due maglie da titolare. In avanti sta deludendo De Paul. Non è il caso di passare da un estremo all'altro (prima riceveva lodi sperticate, ora viene criticato ad ogni palla persa) però c'è evidentemente qualche problema. Perica è in grande spolvero e potrebbe fare l'ala al posto dell'argentino, oppure potrebbe esserci l'esclusione di Duvàn Zapata, che pare essere fuori forma. Attenzione alla carta Matos, usata spesso a sorpresa dal tecnico di Aquileia.