Un normale venerdì nella Capitale, tra traffico, trasbordi e impegni. Un caffè per parlare di Derby: insieme a Paolo Brescia, redattore AS Roma di VAVEL Italia ecco Micael Caviglia, penna biancoceleste.
MICAEL: Ciao Paolo, partiamo subito con le analisi nel pre derby: chi leveresti alla Lazio?
PAOLO: levo Anderson, è in netta ripresa e ha la capacità formidabile del tiro dalla distanza: la Roma tende ad aprirsi, lui a tirare da fuori.
MICAEL: e io Dzeko, perché è il più in forma della Roma. Poi perchè è l'unico giocatore giallorosso che Spalletti non può sostituire con qualcun'altro.
MICAEL: parliamo invece delle curve: la Nord entrerà, la Sud resterà fuori: che ne pensi?
PAOLO: penso che siamo all'assurdo: la Roma si è vista anche vietare l'allenamento dimostrativo al Tre fontane di domani. Le istanze del tifo non sono rispettate minimamente, ma la Nord ha fatto questa scelta che non condivido. Credo che questa scelta porterà ripercussioni sul rapporto tra le due Curve che sul tema erano fin qui uniti. Il tifoso della Lazio verrà considerato "amico del questore", ecc, dalla pancia del tifo romanista.
MICAEL: certo però il tuo ragionamento è buono a livello popolare, tu che ne pensi? Perché secondo me il tifoso deve innanzitutto e per sua natura tifare...
PAOLO: da addetto ai lavori accolgo bene la cosa, e penso serva per dimostrare attaccamento alla squadra nonostante tutto, l'importante è la squadra. Mi sembra un bel segnale. Credo che anche il tifo romanista abbia in sè la voglia di testimoniare l'attaccamento alla squadra: gli abbonati non mancano, poi però non entrano. E' chiaro che sono scelte, in questo momento non coincidono.
MICAEL: da un lato abbiamo una curva, la Nord, che proprio non riesce a star fuori. La decisione è dettata dal Cuore, comunque la curva non sarà piena, perché questa voglia ha creato già da subito dissidi interni, leggevo su qualche social molte critiche sul piano della coerenza. Secondo me invece si tratta proprio di coerenza: il tifo è a prescindere dai risultati o dalle circostanze esterne.
PAOLO: però ti chiedo, ora che torna la Nord: va tutto bene? E' tutto apposto? Sei d'accordo con le decisioni della prefettura?
MICAEL: assolutamente no, per carità. Ma credo che ora le barriere stiano diventando oggetto di strumentalizzazione: una questione di principio ecco, non più il motivo iniziale.
PAOLO: ecco, citi il "principio" e mi ritrovo: la Sud è una curva che va molto a "principi", dunque capisco la scelta.
MICAEL: ma passiamo al campo: come arriva Spalletti a questo derby?
PAOLO: ci arriva in emergenza, forte. Ci arriva con una serie di risultati buoni solo in termini di punteggio, ma non di prestazione, ma Spalletti è teorico della vittoria a tutti i costi. Ci arriva inoltre con poco equilibrio tra i reparti. I presupposti per una vittoria netta e gloriosa non mi sembra ci siano. Mi aspetto una Roma poco originale 4-2-3-1 con la difesa titolare, Dzeko avanti, i due mediani canonici con uno Strootman davvero in calo e un dubbio sulle mezz'ale. El Shaarawy recupererà? E Iturbe parte titolare? Inoltre a Spalletti potrebbe venire in mente la "pazza idea" di Totti titolare.
MICAEL: per la Lazio parto dal presupposto che è arduo capire che squadra vedremo in campo, domenica, come in tutte le giornate di A: un giorno col 4-3-3, un altro con il 3-5-2, ecc. A Napoli, con quest'ultimo modulo ha portato un ottimo punto a casa, ora vedremo contro la Roma. Mi auguro il 4-3-3 con Anderson-Keita esterni offensivi. Molto dipende dal rientro di De Vrij, come abbiamo scritto in settimana. Per ora i centrali sono stati Radu e Wallace, col rientro dell'Olandese uno esce, direi Radu, e Lulic potrebbe fare il terzino (d'altronde pernsare ad un derby senza Lulic è tosta: è un senatore e la Lazio ne ha pochi, in queste partite serve anche personalità ed esperienza).
MICAEL: chi è l'uomo derby per te?
PAOLO: per me Daniele De Rossi. Lo vedo grintoso, in forma, pronto a recuperare palloni insieme a la difesa e a lanciare Dzeko che quest'anno è infallibile. Magari non segnerà, ma farà segnare.
MICAEL: ti dico chi non sarà l'uomo derby, ossia... l'assenza di sfottò. Quel clima perduto, l'assenza di striscioni. Il non tifo, ecco. Quell'Olimpico stracolmo con 70000 e i cori della Nord - Sud. Le partite nelle partite, insomma. Sarà sempre derby, ma l'adrenalina purtroppo un po' meno.
PAOLO: quale derby ricordi con maggiore affetto?
MICAEL: beh a parte il 26 maggio direi il derby con Klose al 93', eravamo in una situazione difficile (tanti ko nei derby consecutivi) e il tedesco è arrivato per imbucarla con l'esplosione finale indimenticabile. Poi andando indietro direi il 3-2 di qualche annetto fa con il sigillo di Berhami, sempre all'ultimo.
PAOLO: io ti cito, sempre in materia di gol finali, l'1-1 del 2002/2003 con Cassano di testa che fa esplodere la sud. In tempi recenti il 2-2 del gennaio 2015, la doppietta di Totti resterà negli annali. Ti ho citato la storia della Roma, in sostanza: non tante vittorie ma tante, tante emozioni.
MICAEL: e non stiamo dicendo alcune cose...questo derby vale molto per l'alta classifica...
PAOLO: ...un pari accontenta solo la Juve. Dico Roma: 3-2!
MICAEL (ride): dai, pure per me 3-2 per la Roma!
Buon Derby, collega!