La Roma di Luciano Spalletti si è rialzata in Europa League, mettendo al sicuro la qualificazione al prossimo turno con una bella vittoria all'Olimpico. Anche in campionato serve ripartire, dopo la sconfitta di Bergamo contro l'Atalanta che non è piaciuta a Spalletti. L'allenatore giallorosso sperava di vedere una crescita dal punto di vista dell'atteggiamento e della maturità da parte della sua squadra e in questo senso la gara contro il Pescara è un altro banco di prova.
In conferenza stampa, però, l'allenatore giallorosso spiega i motivi di preoccupazione legati alla sfida contro il Pescara di Massimo Oddo: "Partita insidiosa, quando fai le cose facili diventano altrettanto pericolose. Le cose facili, se vuoi che siano così, falle difficili. È un modo di pensare corretto. Sotto l'aspetto delle energie mentali l'Europa League ci ha tolto tanto, era una gara fondamentale per andare alla casella successiva, i calciatori hanno disputato bene la partita, si è visto che si erano preparati mentalmente, era passato poco tempo, abbiamo usato calciatori importanti e di conseguenza sono state buttate energie." Spalletti fa poi il punto della situazione legata agli infortunati: "Totti in gruppo, Mario Rui gioca con la Primavera, se va tutto liscio torna con noi la prossima settimana. Florenzi e Nura proseugono, Manolas ed El Shaarawy hanno avuto risentimenti, però vengono gestiti. Non vengono fermati, da metà settimana ripartono con la squadra. Faranno allenamenti specifici personalizzati."
Sui singoli Spalletti si concentra innanzitutto su Strootman: "È un po' fisiologico che ci siano dei momenti, dopo un inizio brillante, per la troppa voglia di rimettere subito le qualità, c'è sempre un po' di assestamento in cui si perde lucidità. Per personalità, impegno e continuità è a posto, per analisi e lucidità fa vedere che deve ancora crescere. Nessun problema, bisogna continuare a farlo giocare, a dargli importanza: per noi è fondamentale." Si passa poi agli aggiornamenti su Rudiger e Vermaelen: "Su Rüdiger va fatta qualche considerazione: se comincia a diventare lento a pensare c'è solo il portiere che può riparare. Bisogna stare attenti. Ma anche in questo caso si guarda la risposta in campo ma anche la risposta che dà quando ci parli, si sente bene, recupera facilmente dopo aver fatto fatica. C'è qualcuno che sta recuperando come Vermaelen. Gli ultimi allenamenti e partitine è entrato dentro, con grande velocità, rapidità, siamo vicini. Gli manca di mettere insieme minutaggio per poter dire che possa fare minimo un'ora, se fai giocare un giocatore che ti obbliga a un cambio sei costretto a fare la conta."
Spalletti poi si è accusato in prima persona dei cali di tensione della squadra e in conferenza ribadisce il concetto: "Per me è così, è solo responsabile l'allenatore. È chiaro che quando si chiede quelli che hanno altri ruoli avranno loro risposte, dal mio punto di vista è così. I calciatori possono determinare molto, si deve essere tutti convinti di poter incidere. Vorrei un allenatore che la pensi così, se fossi un presidente, da allenatore voglio giocatori che la pensino così, una partita dipende da ciò che mettono loro. Effettivamente metterebbe un po' di timore vedere così la cosa da fuori. Se la Roma mi richiamasse, tornerei lo stesso."