Mario Lemina è, per la Juventus e per Massimiliano Allegri, un rebus irrisolto a cui trovare soluzione al più presto. Il gabonese ha iniziato la stagione proponendosi come validissima alternativa a Marchisio, mostrandosi in grado sia di giocare come equilibratore davanti alla difesa, lasciando però a Pjanic i compiti di impostazione, sia come interno destro alla Khedira, riuscendo anche in varie occasioni a dialogare con i compagni, parlando la loro stessa lingua calcistica. Un avvio di annata che lasciava decisamente ben sperare, tanto che lo stesso Allegri gli ha voluto dare fiducia, schierandolo da titolare per 7 volte nelle prime 10 gare tra tutte le competizioni. La decima ha però rotto l'incantesimo, l'espulsione di Lione ha evidentemente sfiduciato il giocatore e lo stesso tecnico, il quale, da quel momento ha regalato solo 17 minuti in campo al centrocampista nelle ultime 6 gare.

La carta d'identità gioca sempre a favore di Lemina, visto che parliamo di un classe 1993 con ampi margini di miglioramento, sottolineati a più riprese dall'allenatore, ma il rientro di Marchisio toglie ulteriore spazio a un giocatore che ha necessità di vedere più spesso il campo per poter testarsi, soprattutto come regista. La crescita di Hernanes, a tutti gli effetti primo cambio in cabina di regia, può essere una scusante solo parziale, visto che il brasiliano ha decisamente meno fisicità rispetto a Marchisio e all'ex Marsiglia. Una fisicità a cui però andrebbero unite letture migliori nella metà campo offensiva, quella in cui la Juventus ha manifestato le maggiori lacune sul piano del gioco.

Aver resistito a offerte superiori ai 20 milioni in estate - dopo aver sborsato i 9,5 milioni del riscatto a inizio giugno - è un segnale forte: i bianconeri credono in Lemina e lo vedono come un'importante pedina per il presente e soprattutto per il futuro, ma allo stesso tempo riscontrano segnali di incostanza da parte di un giocatore che in avvio di stagione era risultato a dir poco fondamentale in tantissime situazioni. Domani, a Genova, uno tra Khedira e Marchisio riposerà quasi sicuramente: Mario non ci sarà, un'influenza lo ha tenuto lontano dai campi negli ultimi giorni, ma da settimana prossima tornerà al lavoro, alla ricerca della nuova fiducia in sé stesso e di Massimiliano Allegri.