La Lazio da questa stagione ha aperto le porte di Formello molto più spesso rispetto agli anni precedenti, dando spazio alla voce dei suoi protagonisti. Tante conferenze stampa durante la settimana: la mano della nuova gestione della comunicazione del club, firmata Arturo Diagonale, si sta percependo soprattutto da queste iniziative. Oggi è stato il turno di Patricio Gabarròn Gil, meglio noto come Patric, terzino spagnolo classe 1993. Il numero 4 biancoceleste è uno delle tante belle soprese di questa stagione. Ha avuto la fiducia di Inzaghi in molte occasioni, lui l'ha ripagato senza far sentire l'assenza di Basta, con cui concorre per un posto da terzino destro. Dopo un primo anno d'ambientamento, ora Patric si è conquistato la sua personale ribalta dimostrando affidabilità sulla corsia di destra. Questo un estratto della sua conferenza stampa:
"Stiamo vivendo un momento bellissimo, dobbiamo continuare così senza fare troppi proclami. Domenica affronteremo il Palermo e nulla deve essere scontato, solo dopo penseremo al derby. Obiettivi? E' bello sognare, siamo un gruppo unito, chi non gioca vuole dare sempre di più. Se stiamo andando così bene molto del merito è del mister, lo seguiamo tutti. Sono felice della sua fiducia, anche se posso fare sempre meglio."
Sui suoi miglioramenti e su Luis Alberto, compagno di squadra spagnolo come lui: "Sono migliorato sicuramente. Il primo anno con Pioli ho giocato poco, ma ho lavorato tanto. Finchè non arrivi in Italia non ti rendi conto, sono arrivato in un calcio diverso, tatticamente differente da quello spagnolo. Ora con Inzaghi sono un altro giocatore. Luis Alberto? Si deve ancora abituare e capire cosa gli manca in questo momento. Ha un piede magnifico, è un giocatore che mi piace. Ma deve capire che siamo in un altro Paese. Secondo me può fare tanto nella Lazio."
Poi sul Barcellona, squadra dove Patric è cresciuto: "E' stata la mia casa per 8 anni, ho fatto le giovanili lì. Guardiola? Spesso chiamava i giocatori della Primavera, ho un bel ricordo." Il rapporto con Basta: "Dusan è un grande giocatore. Vogliamo giocare entrambi, c'è concorrenza, è normale. Abbiamo un bel rapporto, gli faccio i complimenti quando gioca bene e viceversa. Noi sappiamo che le scelte sono per il bene della squadra."