San Siro è pronto ad accendersi per un derby di Milano che da qualche stagione non era così sentito e attorno a cui c'è di nuovo aria di entusiasmo e di grande partita. Come in tutte le sfide di questo genere, oltre al duello fra le due squadre, ci sono anche quei confronti interni fra singoli che stuzzicano i tifosi e danno vita a lunghe discussioni e infiniti paragoni.

Guardando agli attacchi di Montella e Pioli entrambi gli allenatori punteranno su due profili in un certo senso simili per provare a bucare la porta avversaria. La sensazione è che sia Milan che Inter scenderanno in campo entrambe con il 4-3-3 e il centravanti per tutte e due le squadre sarà sudamericano. Carlos Bacca da una parte e Mauro Icardi dall'altra. Tutti e due sono i migliori marcatori per rossoneri e nerazzurri, ma entrambi non sono stati risparmiati da alcune critiche, nonostante i numeri importanti che stanno mettendo insieme anche nella prima parte di questo campionato. L'ex Siviglia non ha visto molto il campo anche nel doppio impegno con la Colombia per le qualificazioni a Russia 2018 e con il Milan non segna da cinque partite, mentre Icardi non è stato convocato da Bauza, fra le proteste di tutta l'Argentina, restando così a lavorare con tranquillità insieme a Stefano Pioli alla Pinetina. Tutti e due, non è difficile, immaginarlo, hanno voglia di essere decisivi in una delle partite più sentite dell'anno.

Icardi e Bacca nella scorsa stagione, tuttosport.com
Icardi e Bacca nella scorsa stagione, tuttosport.com

Quelle in cui di solito i grandi campioni si esaltano e sono pronti a spostare l'asticella dell'equilibrio dalla parte della propria squadra. Bacca ha già colpito l'Inter lasciando il proprio segno nel derby, mentre Icardi per ora è fermo al palo, anzi ad un palo colpito su calcio di rigore. Una specie di tabù da sfatare, senza che questo vada ad inficiare il giudizio complessivo sull'ex Sampdoria. A proposito di questo: per tutti, forse, Bacca e Icardi sono due fantastici finalizzatori, due di quelli a cui se metti un pallone in area difficilmente non lo mettono nello specchio della porta. La critica più comune, però, riguarda la loro capacità di dialogare con il resto dei compagni e di essere partecipi alla manovra. Forse, però, è il prezzo da pagare per essere poi così letali negli ultimi sedici metri avversari. E da questo punto di vista i numeri e le statistiche danno ragione a loro, sempre tenendo presente la diversa esperienza generale e nella nostra Serie A. Insomma, tutto è pronto per un duello in salsa sudamericana, pronto, però, ad accendere uno degli incroci più belli e storici del nostro campionato.