Keita Balde Diao ha dimenticato tutto: mugugni estivi, dichiarazioni fuori luogo, liti con compagni. Tutto fa parte di un passato che non c'è più. Il presente ed i pensieri del talento classe '95 sono tutti sulla Lazio, sulla Nazionale, sul duro lavoro quotidiano. Tra gol, assist e tante belle giocate il senegalese è diventato una pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Simone Inzaghi. Da seconda punta o da esterno d'attacco poco importa: Keita gioca sempre, è imprescindibile. Le sue giocate fanno la differenza, ora anche i suoi gol.
Il record di gol in Serie A per Keita è di appena cinque. In 10 partite giocate già sta a quattro reti, più tre assist messi a segno. Numeri che ci dicono quanto sia determinante per la Lazio l'ex Barcellona. Con Immobile e Felipe Anderson forma uno dei tridenti più pericolosi della Serie A, con Ciro in particolare sembra aver trovato un'intesa eccezionale. L'esterno laziale, però, dal 21 gennaio sarà impegnato con il suo Senegal in Coppa d'Africa, impegno che per almeno un mese lo terrà lontano dai campi italiani. Assenza pesante per Inzaghi, che chiederà alla società rinforzi adeguati a gennaio (si parla di Cerci e Paloschi in pole).
La Lazio ha ben capito l'importanza di Keita per la squadra, il suo valore, già alto, è destinato a crescere nei prossimi anni. Lotito e Tare dovranno quindi agire di conseguenza: il rinnovo deve essere la soluzione migliore per entrambe le parti, anche se l'accordo è ancora lontano. Il contratto del giocatore scade nel 2018, perderlo a zero sarebbe una follia. Keita ha gli occhi puntati da diverse squadre europee (Monaco su tutti, sono stati avvistati osservatori presenti all'Olimpico in questa stagione), le offerte al club biancoceleste non mancherebbero. Per questo bisogna chiarire al più presto la situazione, lasciando che Keita sprigioni il suo talento senza ultieriori pensieri per la testa.