La formazione iniziale del Milan in queste prime dieci giornate di campionato era quasi diventata una di quelle filastrocche calcistiche che si ripetono a memoria senza nemmeno stare troppo a pensarci. Portiere, difensori, centrocampisti e attaccanti raramente variavano, se non a partita in corso e per esigenze di tipo tecnico-tattico. Montella, in un certo senso, sembra aver trovato la sua formazione tipo.

E' giusto però chiedersi cosa ci sia alle spalle di Donnarumma, Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio, Bonaventura, Locatelli (Montolivo prima dell'infortunio), Kucka, Suso, Bacca, Niang. I segnali che sono arrivati in questi primi due mesi ormai di campionato non sono stati positivi. Anzi, in più di un'occasione, vedendo giocare il Milan di Montella, c'è stata la sensazione che se uno degli undici di cui sopra dovesse avere anche solo un raffreddore, il suo sostituto probabilmente non sarebbe all'altezza. Il caso di Locatelli è più unico che raro e comunque bisogna sempre andarci con i giudizi, in positivo e in negativo, perchè si tratta sempre di un ragazzo del 1998 alla quarta partita in Serie A. In ogni caso, in questo momento, il suo lo sta facendo per sostituire un giocatore come Montolivo, molto importante nelle idee di calcio di Vincenzo Montella.

Manuel Locatelli, acmilan.com
Manuel Locatelli, acmilan.com

Senza andare troppo lontano nel tempo per provare a fare qualche paragone, la mente può andare senza troppi indugi alla sconfitta di ieri sera in casa del Genoa. Certo ha pesato l'espulsione di Paletta, di sicuro l'inferiorità numerica non ha aiutato e in generale la prestazione, soprattutto nel primo tempo, non è stata all'altezza. La differenza, però, fra Honda e Suso e fra Abate e Poli si è notata in maniera piuttosto evidente. Non si sta parlando di quattro campioni, premessa fondamentale quanto forse inutile. Lo spagnolo e il terzino oggi capitano, però, in questo momento sono ad un livello diverso rispetto ai compagni di squadra. Tanto è vero che prima di ieri sera sia Poli che Honda si erano dovuti accontentare molto spesso di spezzoni di partita e non di gare giocate da titolari o per 90 minuti. Una situazione questa, la mancanza di reali alternative, che potrebbe mettere in difficoltà Montella da qui alla riapertura del mercato di Gennaio.

Poli contrastato da Laxalt, acmilan.com
Poli contrastato da Laxalt, acmilan.com

Con il nuovo anno il passaggio di consegne ai cinesi dovrebbe essere compiuto nella sua totalità ed è probabile che a seconda della posizione in classifica della squadra in quel momento verranno decise anche le strategie di mercato. Già oggi, però, si possono provare ad individuare quelle zone di campo dove l'urgenza sembra maggiore. Non tanto il reparto terzini, falcidiato in questo momento dagli infortuni, quanto la zona del centrocampo e il nervo scoperto degli esterni offensivi. Il minutaggio dei vari Pasalic e Sosa arrivati in estate non depone certo a loro favore e in generale, tenendo conto anche delle assenze di Mati Fernandez e Bertolacci, la sensazione è che manchi un giocatore di qualità e spessore internazionale, utile per alzare il livello di personalità e capacità di interpretare il gioco. Ancora più urgente sembra la mancanza di alternative al duo Suso/Niang. Tra giocatori adattati ed elementi forse non all'altezza del contesto della Serie A, la sensazione è che qui servirebbero un paio di volti nuovi. Per allungare la coperta di Montella e coprire il Milan sino a fine stagione per cercare così davvero di tornare in Europa.

Honda in azione con Ninkovic, acmilan.com
Honda in azione con Ninkovic, acmilan.com