Quando agli ultimi allenatori del Milan è stato chiesto un parere su Keisuke Honda le risposte sono state molto simili fra di loro. Straordinario professionista, buone qualità tecniche, insomma uno di quei giocatori che gli allenatori vorrebbero avere all'interno della loro rosa, nonostante qualche uscita poco felice con la stampa giapponese che ha messo in imbarazzo la società negli scorsi mesi.

All'arrivo di Vincenzo Montella sulla panchina rossonera sembrava poter essere Honda uno dei titolari nel nuovo Milan. La prima idea dell'Aeroplanino era quella di giocare con il rombo e il trequartista, il ruolo che Honda predilige e che più spesso ha interpretato nel corso della sua carriera. Il passaggio al 4-3-3 non sembrava comunque essere una tragedia per l'ex CSKA, visto che già con Inzaghi e Mihajlovic si era ben disimpegnato sull'esterno destro nel tridente d'attacco. A Milanello, però, è tornato un Suso in grandi condizioni psicofisiche e che non ci ha messo molto a conquistare Montella con le sue qualità. Lo spagnolo non ci ha messo molto a superare Honda nelle idee di Montella, prendendosi un posto da titolare inamovibile che è poi stato legittimato dalle prestazioni in campo, arricchite da giocate fantastiche come il sinistro all'incrocio dei pali contro il Napoli al San Paolo.

Keisuke Honda, mirror.co.uk
Keisuke Honda, mirror.co.uk

Anche Suso, però, ha bisogno ogni tanto di rifiatare, esattamente quello che accadrà questa sera a Marassi nella sfida contro il Genoa di Juric. Montella, quindi, è pronto a regalare una maglia da titolare ad Honda, ansioso di poter finalmente scendere in campo dopo le due comparsate contro Udinese e Lazio uscendo dalla panchina. L'occasione è ghiotta e il giapponese deve inseguire un doppio obiettivo, uno legato al campo, l'altro proiettato al prossimo mercato: Honda ha bisogno di una prestazione positiva, in grado di mostrare a Montella e a tutta la squadra che anche lui è pronto a fare la sua parte nel momento in cui i titolari inamovibili del momento avranno un calo di forma fisica. Una condizione inevitabile per allontanare quelle voci di mercato che con il contratto in scadenza a breve di sicuro torneranno ad aleggiare sopra la testa del numero 10 rossonero nelle prossime settimane.