Prova di maturità per il Milan di Montella, che dovrà dimostrare di non essere al secondo posto per caso, sfidando la capolista Juventus. I rossoneri arrivano da cinque risultati utili consecutivi, con quattro vittorie e un pari, a cinque punti di scarto dalla Juventus. I presupposti per una grande sfida ci sono, i meneghini cercheranno una vittoria, che rilancerebbe le ambizioni della truppa di Montella, con l'obiettivo di raggiungere l'Europa dopo tre anni di assenza.
Il tecnico, Vincenzo Montella, tuttavia, tiene un basso profilo e predica prudenza in vista della gara di domani: "Sto vivendo questa vigilia con serenità, anche se sto iniziando a sentire qualcosa in più. Ci sarà lo stadio pieno. Servirà grande concentrazione, la partita è difficilissima e noi vogliamo fare bella figura. Non credo comunque che sarà decisiva, per me sarà più importante la gara di Genova. Non sono in difficoltà. Serve massima concentrazione e grande umiltà per affrontare questa partita. Si sta parlando troppo delle cose positive. Io e la squadra non dobbiamo cascarci. Restiamo con i piedi per terra. Questa gara va affrontata con la massima umiltà, giocando spensierati. Domani vorrei emozionarmi per vedere così tanta gente allo stadio"
Tra la società e i giovani in rampa di lancio, Montella ha un pensiero per tutti: "Il presidente ha fatto la storia del Milan. Quando mi chiama mi dà i suoi consigli. Per ora non mi ha ancora chiamato, attendo (ride ndr.). Noi abbiamo una proprietà adesso e ci confrontiamo con loro, cioè Berlusconi Gallinai e Maiorino. A quello che succederà ci penseremo in un secondo momento.
Ci sono state tante interviste e tanti complimenti. Abbiamo tanti giovani e potrebbero cadere nel tranello. Dobbiamo essere bravi ad isolare i ragazzi per farli arrivare alla partita con la giusta concentrazione. Fanno piacere le parole di Marotta, ma ripeto che non voglio distrazioni. Ci stanno facendo grandi complimenti, sono parole sincere, ma non dobbiamo distrarci. Sono soddisfatto di Locatelli, contro il Chievo ha fatto bene, facendo quello che gli avevo chiesto, così come Suso e Niang, che sono molto importanti, anche se mi aspetto più gol da loro."